PD, il reclamo della Rete Cittadini per l'Ulivo

PD, il reclamo della Rete Cittadini per l'Ulivo

Formalizzare subito i nomi dei componenti del comitato provinciale è un errore

Siamo un gruppo di uomini e donne che nel territorio Piceno hanno dato vita ai circoli aderenti alla Rete Cittadini per l’Ulivo, una struttura che ha permesso a molti, estranei alla gestione dei partiti, di auto-organizzarsi ed esprimere le proprie idee.
Abbiamo apprezzato il percorso coraggioso e innovativo intrapreso dai due maggiori partiti del centro sinistra per dare vita ad un nuovo soggetto politico che sappia raccogliere le speranze e le capacità di quanti desiderano una società più giusta e sicura per tutti, uno stato più efficiente, una democrazia più trasparente e partecipata. Senza alcuna pretesa di rappresentare l’infinita complessità della “società civile”, forti semplicemente della nostra esperienza di donne e uomini che vivono e lavorano nel paese reale, desideriamo portare in questo percorso un contributo di concretezza, libero dagli inevitabili condizionamenti delle vecchie logiche partitiche.
Siamo, però, convinti che per coinvolgere il maggior numero di persone in questo ambizioso progetto è necessario restituire dignità alla vita politica, e vitale riportare l’entusiasmo e la fiducia nella partecipazione. 
La politica italiana può cambiare a condizione di cambiarne le vecchie regole, dando una reale attuazione al principio partecipativo, anche attraverso il rinnovamento e la turnazione dei vertici. 
Soltanto così, la politica tornerà ad essere il vero strumento di coinvolgimento nella vita democratica e non più affare di pochi.
Per questo, con preoccupazione abbiamo appreso dai giornali (il Messaggero, sabato 21 luglio 2007) che i vertici provinciali di Ds, Margherita e Repubblicani Europei hanno già formalizzato i nomi dei componenti del comitato provinciale, un organo che ha il delicato ruolo di coordinare la preparazione delle primarie del 14 ottobre. 
Ogni nostra richiesta di partecipazione a tale comitato, avanzata ad ambo i principali partiti in pieno spirito di collaborazione, è stata respinta con motivazioni pretestuose; non abbiamo avuto alcuna notizia di incontri politici “allargati” a soggetti diversi dai vertici di partito; nè sono stati resi noti i criteri con cui tali vertici hanno deciso chi dovesse, all’interno del comitato provinciale, rappresentare la cosiddetta “società civile”. 
Il successo del 14 ottobre è indissolubilmente legato a scelte di principio e di metodo nuove: per questo motivo, invitiamo i dirigenti politici a rispettare lo spirito partecipativo del Partito Democratico e chiediamo che i circoli territoriali dei Cittadini per l’Ulivo siano coinvolti nella composizione del comitato provinciale.  Da cittadini, auspichiamo che tali dirigenti, forti di lunghi anni di responsabilità ed esperienza politica, sappiano dare alle elettrici ed agli elettori del 14 ottobre un segno concreto e coraggioso della loro capacità di aprire spazi nuovi a nuove e spontanee istanze di partecipazione.