Ad affermarlo è è il membro del Comitato comunale della Dca Ignazio Buonopane
Che la banchina di via Erasmo Mari, da oltre un quarto di secolo è abbandonata a se stessa è pacifico. Sfugge però, alla nostra attenzione ed a quella di alcuni commercianti operanti in zona e rappresentanti anche di associazioni di categoria, l’occhio del ciclone sotto il quale sarebbe finita, così come evidenziato dal solerte e prolifico consigliere comunale dell’Udc, Sergio Cinelli, secondo il quale 'su un totale di circa 700 metri di pavimentazione, 1400 se si considerano ambo i lati, solamente 20 sono stati sottoposti ad interventi di manutenzione straordinaria'». Ad affermarlo è il membro del Comitato comunale della Democrazia Cristiana per le Autonomie, Ignazio Buonopane.
«Addirittura il consigliere Cinelli – ha spiegato l’esponente ascolano della Dca di Gianfranco Rotondi - , probabilmente stravolto dall’olezzo del “pesce d’aprile” da lui scomodato, ora che è già trascorsa buona parte dell’estate, con un interpellanza, arriva a polemizzare duramente col sindaco Piero Celani, ma ancor più clamorosamente con l’Assessore ai lavori pubblici, membro di spicco del suo partito, l’Udc, Luigi Lattanzi. Il vero paradosso, come ci hanno fatto notare a noi i commercianti (di certo non quelli il cui malcontento è arrivato alle stelle, secondo Cinelli), è che la riqualificazione dei marciapiedi di Via Erasmo Mari è saldamente inserita col n. 43 nel Programma Triennale delle Opere pubbliche 2007-2009 del Comune di Ascoli, con stime di costi di 200 e 250 mila euro rispettivamente per quest’anno ed il prossimo. Sempre secondo i nostri commercianti, ovviamente quei 20 metri del paradosso sono solo una parte dell’intervento cui responsabile è il dirigente comunale, dottor Marini, per informazione al consigliere Cinelli».
«Va bene che l’Udc – ha concluso Bonopane della Dc per le Autonomie - è un grande partito. Va altresì bene che l’assessore Lattanzi in questi giorni insieme al Sindaco è particolarmente impegnato con la Quintana. Va bene pure che ben altre sono le priorità ancora senza risposta da parte di questi amministratori (Case Minime, Polo Universitario, ecc.), ma che il cittadino debba essere indotto a pensare che un consigliere comunale ed un assessore addirittura dello stesso partito, l’Udc, nemmeno si confrontino su qualche centinaia di metri di marciapiede, è davvero un paradosso, soprattutto se come ha evidenziato lo stesso Cinelli “al di là dell’aspetto estetico” c’è “una questione di sicurezza”. Se per segnalare un singolarità è necessaria un interpellanza, Cinelli prenda atto di questo stato di cose e agisca, anche facendo un passo indietro se necessario, nell'interesse del cittadino cui non interessano di certo eventuali beghe e lacerazione interne ad un partito di maggioranza».