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Rimini blocca il protocollo tra Emilia Romagna e Marche
Il presidente Ferdinando Fabbri non parteciperà all' insediamento del tavolo istituzionale
che prevedeva forme di collaborazione ed una serie di azioni ed interventi coordinati per il territorio della Valmarecchia. Con una lettera inviata ai presidenti delle due Regioni ed al presidente della Provincia di Pesaro Urbino, il presidente Ferdinando Fabbri, ha comunicato che non parteciperà all' insediamento del tavolo istituzionale preposto all'attuazione del protocollo, in programma per il prossimo 27 luglio, ed ha chiesto un incontro urgente per definire le questioni sollevate dal referendum dello scorso 18 dicembre nei sette comuni dell'Alta Valmarecchia che aveva sancito la volontà popolare di aderire alla provincia di Rimini. Questo passo, ha spiegato una nota della Provincia, è stato determinato dalla motivata impressione che qualcuno intenda utilizzare il protocollo come una risposta alle istanze dei
cittadini di quel territorio, che si sono chiaramente espresse attraverso la consultazione referendaria per il passaggio alla provincia riminese. "E' un atteggiamento inaccettabile", ha detto Fabbri, secondo il quale "la firma dell'accordo avrebbe dovuto prefigurare alcune misure di coordinamento in attesa
della modifica dei confini". Il presidente, inoltre, ha annunciato che proporrà l'adozione di un ordine del giorno da parte del Consiglio che inviti a non dare seguito operativo al protocollo d'intesa ,finché non siano state chiarite le diverse posizioni, soprattutto quella della Regione Marche.