Partito Democratico, il bisogno di una sinistra forte

Partito Democratico, il bisogno di una sinistra forte

«E' vitale che continui ad esistere una sinistra forte, laica, ecologista e femminista»

Richiede una riflessione ed una risposta all’altezza di questa sfida da parte di tutti coloro che non hanno condiviso quella scelta. Con la nascita del PD si chiude infatti, a sinistra, la lunga fase di transizione che si era aperta agli inizi degli anni novanta con lo scioglimento del PCI e la fine dell’ ambiguità identitaria del PDS, con la definitiva trasformazione dei Democratici di Sinistra in una forza di stampo liberaldemocratico.
Questa scelta, con la conseguente scomparsa del maggior partito della sinistra italiana, pone a tutti noi la necessità di una risposta non già in virtù di ragioni nostalgiche, bensì per continuare a garantire rappresentanza ai bisogni e alle aspettative di una parte rilevante della società italiana.
Viviamo in un mondo governato da un modello di sviluppo che continua a generare guerre, ineguaglianze, sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e violazioni dei diritti degli uomini e delle donne. Ciò non vale solo per i vari sud del mondo ma anche per il ‘civile’ occidente nel quale assistiamo al crescere dell’insicurezza sociale determinata dalla crescente precarietà del lavoro, allo sfruttamento delle risorse naturali (di cui i mutamenti climatici sono una drammatica testimonianza), al ritorno sulla scena pubblica dei fondamentalismi religiosi e alla rimessa in discussione delle conquiste del movimento delle donne.
Di fronte a questa situazione è pertanto non solo necessario ma vitale che nel nostro paese continui ad esistere una sinistra forte, laica, ecologista, femminista, che rappresenti gli interessi del mondo del lavoro e, più in generale, quelli della parte più debole della società, e che le varie componenti che oggi condividono questa prospettiva lavorino affinché si possa giungere, nel più breve tempo possibile, ad una aggregazione unitaria di tutte le forze della sinistra italiana.
Per queste ragioni, ma anche per dare un segnale nel territorio nel quale siamo impegnati in prima persona, abbiamo deciso di dare vita ad un patto di consultazione permanente della sinistra presente nel Consiglio della Provincia di Ascoli Piceno, al quale aderiscono gruppi consiliari e singoli Consiglieri Provinciali, che ci consenta di agire in modo unitario su questioni di particolare rilevanza politica».

 

Fabrizio Cesetti (Capogruppo dei Verdi), Giacomo Beverati (Capogruppo del PRC-SE), Guglielmo Massucci (Capogruppo dei Comunisti Italiani), Gianluca Vagnarelli (Consigliere Provinciale del PRC-SE), Ugo Cervigni (Consigliere Provinciale dei DS) e Giuseppe Marconi (Consigliere Provinciale del PRC-SE)