Nessun consigliere comunale ha visionato il progetto definitivo
L' iter è ancora tutto in salita e di difficile soluzione, a patto che non si voglia incorrere di nuovo nel rischio di interpretazioni bonarie ed allegre delle leggi in materia urbanistica.
Da più di un mese si sente di parlare di progetti, di volumetrie, di altezze, di parcheggi non sufficienti, di interesse pubblico, di proprietà immobiliari. Ma di che cosa si sta parlando? Se nessuno, e dico nessuno, dei consiglieri comunali di Ascoli (di destra, di sinistra e di centro), ha avuto la possibilità, nel loro pieno diritto istituzionale, di visionare il progetto definitivo, di discuterlo e di approvarlo.
Perché il progetto del Polo Universitario è stato presentato in Provincia il 1 febbraio 2007. Senza che nessun consigliere di maggioranza e minoranza l’avesse visto e visionato e dopo ben 11 mesi dalla discussione avvenuta in Consiglio Comunale il 6 marzo 2006, quando fu completamento stravolto e cambiato dalle osservazioni accolte dell’Università.
Sarà un progetto che rispetterà fedelmente le variazioni apportate dal Consiglio? Chi dei consiglieri comunali lo potrà verificare?
Ci voleva 11 mesi per apportare le modifiche e le variazioni conseguenti alle osservazioni approvate dal Consiglio? Forse perché si tratta di un altro progetto, completatamene diverso ed alternativo a quello originario, approvato nel 2005?
E ora la Provincia lo ha accolto con delle prescrizioni prima apparse, sulla stampa, restrittive ed inibitorie, poi diventate blande e risibili. Al punto che tutti sono usciti sorridenti e contenti, dopo che se ne sono detti di santa ragione sulla stampa.
E’ proprio una beffa e uno schiaffo alle Istituzioni, quando poi si sente parlare di “….frontiera della democrazia”… e di “….democrazia partecipata…”.
Prima dell’approvazione della Provincia il progetto modificato del Polo Universitario doveva tornare all’esame del Consiglio Comunale, per la sua ripubblicazione dopo le variazioni apportate con le osservazioni dell’Università.
“A breve, proporrò agli altri soggetti interessati alcune date per definire l’incontro. Spero che la voglia di dialogo sia un fattore costruttivo di crescita e che tutti facciano la propria parte:”
Queste le parole del sindaco Celani in una nota stampa ufficiale del 16 novembre 2006, quando fece credere di raccogliere l’invito e l’idea di un tavolo concertativo interistituzionale avanzato dal Vice Presidente delle Regione Marche Luciano Agostini, “…così da definire, entro novembre, il cronoprogramma degli adempimenti perché possano essere fatti i bandi di concorso per l’affidamento dei lavori del Polo Universitario.”. Sempre dalle parole testuali del Sindaco.
Da allora stiamo aspettando, noi consiglieri comunali di Ascoli Piceno, che il Sindaco convochi la riunione con Comune, Provincia e Regione.
E il Tavolo istituzionale proposto da Agostini che fine ha fatto? Il Sindaco non chiedeva il dialogo? Ma con chi ha dialogato in questi ultimi 12 mesi? Non era, questa, l’occasione più ghiotta per dimostrare, come diceva il sindaco “….. la buona volontà di tutti….” ?
Lo stesso Presidente Camela nella sua conferenza stampa di fine anno, annunciava, il 3 gennaio scorso, che era d’accordo con i consiglieri comunali di minoranza, circa le proposte concrete, reali e fattibili avanzate dal centro sinistra, per poter migliorare e rendere cantierabile l’intero progetto del Polo Universitario?
A partire dalla proposta, apprezzata anche dai costruttori privati, che il Palazzo Sgariglia poteva essere salvato dall’operazione di cessione dell’immobile ad integrazione del prezzo, sostituendolo con ben altri e maggiori edifici comunali, già di uso didattico.
Ma la faccenda Comparto Firenze non ha insegnato niente?
Temo che il D.M. 1444/68, pietra miliare in materia, utile per capire l’affaire Comparto Firenze, possa valere anche per la vicenda Polo Universitario..
Aspetto solo di conoscere le carte e di approfondire il progetto definitivo, che ripeto nessun consigliere comunale finora ha visto…