Quanto alla crisi politica della maggioranza il sindaco ha negato la sua esistenza
Al suo posto, l’assemblea consiliare, su proposta del sindaco Patrizia Rossini e della maggioranza di centrosinistra, ha votato e approvato – al secondo scrutinio, con 11 favorevoli su 11 votanti, con le minoranze che non hanno partecipato al voto – la nomina immediata del suo successore, come previsto dalla Statuto comunale. Si tratta di Delfino Coccia, consigliere comunale dello SDI, e segretario della UIL-Alimentaristi. Prima della sua nomina, Re, che rimane comunque consigliere, aveva ringraziato tutti, detto che era una decisione maturata già da tempo, da quando, nell’ottobre 2006 era stato nominato Presidente di Piceno Consind, e poi fatto un bilancio positivo della sua esperienza di 25 anni nell’assembla consiliare di Castel di Lama, gran parte dei quali in ruoli di vertice, come sindaco (tre volte, due volte eletto) e assessore. «Castel di Lama è cambiata in maniera decisiva in questi anni – ha detto – passando da 5 mila a 8 mila abitanti e diventando una città migliore e più moderna, con nuove infrastrutture viarie, strutture sportive, collegamenti fra zona bassa ed alta, servizi sociali e servizi generali, manifestazioni molto più rilevanti e importanti di quanto erano nel passato. Io credo che di questo, molti devono prendere atto». Dopo gli interventi critici delle minoranze, Gianluca Re – dimissioni imposte dalla crisi, ha detto - Natali, Poloni, che hanno ribadito la richiesta di eliminare la figura stessa del presidente del consiglio, e le prese di posizione dell’assessore Tommaso Amadio, attaccato da Gianluca Re per il suo presunto distacco dal partito di Rifondazione Comunista – distacco negato da Amadio – e del consigliere Ciabattoni, è intervenuta il sindaco Patrizia Rossini, che all’inizio aveva chiesto maggiore collaborazione alle minoranze : «Si tratta di una scelta matura e responsabile – ha sostenuto – che fa onore a chi la fa e che dovrebbe far crescere tutta la comunità locale, per gli sviluppi che porta con sé. Il presidente del consiglio comunale è previsto dalla Statuto – ha aggiunto il sindaco Rossini e resta una figura importante e necessaria per un paese e una cittadina delle dimensioni di Castel di Lama, che ha bisogno di una persona esperta ed equilibrata, che anche per il suo impegno come sindacalista, sappia regolare i lavori dell’assemblea e soprattutto le posizioni e contrasti fra le diverse parti». Quanto alla crisi politica della maggioranza, evocata da alcuni, la Rossini ha negato la sua esistenza, dato che sempre dal 2004 ad oggi, tutte le delibere della Giunta comunale sono state approvate all’unanimità dagli assessori che la compongono ( 79 su 79 nel 2004, 211 su 211, 174 su 174 nel 2006, e già 78 su 78 nel 2007). Subito dopo si è andati al voto, e in seconda votazione è stato eletto Delfino Coccia ( l’altro membro dello SDI in consiglio, insieme ad Adelmo Ciabattoni, ex assessore dimissionario. ) Coccia ha subito espresso la sua volontà di operare in assemblea tenendo sempre un dialogo aperto e un confronto sereno con tutti i rappresentanti eletti, perché solo con il dialogo si ottengono risultati che vanno a vantaggio di tutta la collettività».