Ora si verificherà la tenuta dell'esecutivo. probabile un allargamento a otto
Si tratta di Giancarlo Sagramola (Margherita), Marcello Mariani (Verdi), Eliana Maiolini (Ds), Maurizio Quercetti (Prc), Carla Virili (Pdci), Carlo Pesaresi, assessore esterno.
La scelta è scaturita da una necessità di riduzione dei costi della politica "venuta dalle aministrative".
Questo il biglietto da visita con cui si è presentato il nuovo esecutivo alla guida della Provincia di Ancona. Nella definizione dell'organigramma - secondo la Casagrande - non c'é stato un grade dibattito con i partiti, «anche se il loro apporto e il loro ruolo restano insostituibili». «Ho preso il programma - ha raccontato - e ho letto attentamente le premesse e gli obiettivi» della coalizione di centrosinistra. L'esigenza di semplificare - ha aggiunto - è nata dalla necessità di dare "un segnale", dopo il «chiaro messaggio di delusione e di disaffezione dalla politica e di attrazione per l'antipolitica» venuto dalle elezioni. Ma l'esclusione di Sdi, Repubblicani Europei e Udeur-Idv (che correvano insieme) è una conseguenza della lacerazione di Jesi, dove le tre forze politiche hanno sostenuto un candidato alternativo a quello dell'Ulivo. Ora si verificherà la tenuta dell'esecutivo: non è escluso che in futuro si possa arrivare ad ampliare la giunta fino a otto assessori, anche se - ha sottolineato la presidente - «questo non è un obiettivo».
La Casagrande ha ammesso che «qualcosa può lasciare l'amaro in bocca a qualcuno, che qualche aspettativa delusa, anche legittima, potrà creare problemi, ma sapremo essere forti». E una migliore rappresentanza, anche territoriale (nella giunta non ci sono esponenti della zona di Jesi e di Ancona sud), potrà essere assicurata dalle presidenze delle commissioni, dai capigruppo e dalle deleghe ai consiglieri. Nessuno sbilanciamento, invece - secondo la Casagrande - a vantaggio dei Ds, rappresentati da lei, Maiolini e Pesaresi, esterno "di area" Quercia. «Io - ha insistito - preferisco ragionare in termini di Ulivo».