Artigiani e piccole imprese, 6 milioni di euro di aiuti

Artigiani e piccole imprese, 6 milioni di euro di aiuti

Si valuteranno ulteriori eventuali proposte per un miglioramento dell’utilizzo di questi strumenti

Questi, in base alla normativa, non hanno la possibilità di accedere all’indennità di mobilità: si tratta dei finanziamenti del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale definiti nel documento d’intesa, sottoscritto il 28 giugno 2006, tra il Ministero, la Regione Marche, la Provincia di Ascoli, Enti locali, rappresentanze sindacali, Confindustria Marche, Confartigianato, CNA, Italia Lavoro e Inps Nazionale. L’accordo sancisce di fatto una deroga al trattamento di integrazione salariale straordinaria che può essere erogato a favore di operai, impiegati, intermedi e quadri di aziende delle imprese artigianali e di quelle industriali con meno di 15 dipendenti. Analogo beneficio viene riconosciuto alle imprese industriali con più di 15 dipendenti che non possono ricorrere alla Cassa integrazione straordinaria.
Per fare il punto sull’applicazione dell’accordo, per il quale sono stati destinati ben 6 milioni di euro solo per la Provincia di Ascoli, si è svolta nei giorni scorsi, negli uffici dell’Assessorato alla Formazione professionale della Provincia, una riunione a cui hanno partecipato l’assessore provinciale Emidio Mandozzi, i funzionari della Regione Marche, dell’Inps provinciale ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali.
L’intesa dello scorso anno assicura una significativa rete di tutela di protezione, in caso di licenziamento, a favore dei lavoratori che possono beneficiare di sussidi in attesa di rientrare nel mondo del lavoro. Altro elemento da non sottovalutare e che le risorse sono rivolte a tutte le attività del territorio, cioè possono usufruire degli ammortizzatori ordinari in deroga tutte le aziende, a prescindere dall’attività.
Nell’incontro svoltosi in Provincia, le parti si sono confrontate con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo di questi strumenti, mettendo in evidenza le problematicità ed evidenziando anche la necessità di una migliore informazione dell’utenza su questi strumenti. Un compito che, tramite l’assessore Mandozzi, si è assunto la Provincia attraverso i media ma anche gli sportelli dei Centri per l’impiego. La Provincia convocherà a breve un’ulteriore riunione dove, in sinergia con quanto già programmato dalla Regione, si valuteranno ulteriori eventuali proposte per un miglioramento dell’utilizzo di questi strumenti.
La discussione ha riguardato anche la necessità di creare nuovi strumenti di politiche attive del lavoro che utilizzino ulteriori e diverse risorse, che mirino ad incentivare le aziende che assumono lavoratori in difficoltà per età e anzianità di disoccupazione, che aiutino lavoratori espulsi per processi di esternalizzazione dei servizi, in corso in molte aziende, che promuovano una riqualificazione dei lavoratori e prevedano l’erogazione di risorse per la creazione di nuove imprese.