Lultimo Piano Regolatore Generale di Roma risale al 1962
«Se non fossimo in presenza di una progettualità terribilmente seria, perchè in ballo c’è il futuro della nostra città, verrebbe quasi da ridere di fronte questa commedia delle parti.
Certo è che l’assessore provinciale all’Urbanistica non finisce mai di stupire.
Anche quando afferma, con la massima tranquillità, cose certamente non vere.
Una riprova? Il PRG che, secondo l’esponente del centrosinistra, il sindaco di Roma avrebbe approvato “dopo appena tre anni dalla sua prima elezione”.
Evidentemente la scansione del tempo a palazzo San Filippo è diversa che dal resto d’Italia.
Infatti il PRG della capitale ha avuto una gestazione di oltre 40 anni.
Veltroni non l’avrebbe potuto approvare nemmeno se fosse ricorso, lui che è un amante del cinema, a tutti gli effetti speciali dei maghi del settore.
L’ultimo Piano Regolatore Generale di Roma risale al 1962, poi, fino al 2003, si è andati avanti a colpi di varianti fino agli anni ’90 con Rutelli che diede inizio allo studio del nuovo PRG.
L’approvazione del nuovo strumento urbanistico è nel 2003, dopo una gestazione complessiva ultradecennale ed un parto decisamente travagliato, tanto che la stessa maggioranza approvò il PRG con un maxiemendamento che finì per stravolgere il lavoro fatto, riportandolo indietro di … 40 anni e non affrontando, certamente, come affermano illustri urbanisti, i veri problemi di Roma capitale.
Evviva!E sarebbero questi gli amministratori che dovremmo prendere ad esempio?
Ma torniamo alle faccende di casa nostra.
Quelle che stanno così tanto a cuore all’assessore Canzian e all’Amministrazione Provinciale.
A mezzo stampa, l’assessore Canzian, dunque, prima dice si al Polo Universitario e poi, secondo quanto riportato dalla stampa, dice no.
Il no, sarebbe stato espresso, sempre secondo indiscrezioni di stampa, nel corso della riunione del Comitato provinciale per il Territorio al quale, istituzionalmente, deve, ripeto, deve, partecipare anche il rappresentante del Comune di Ascoli Piceno.
Peccato che la riunione non vi sia stata perché …. Perché l’assessore Canzian ha dimenticato di …. convocare palazzo Arengo.
Tanto che, accortosi dell’errore, ha provveduto a rimediare con una convocazione urgente per martedì prossimo 19 giugno.
Quel giorno, mi auguro che palazzo San Filippo prenda una posizione definitiva e che le differenti valutazioni normative siano soltanto un fatto tecnico e non dialettico, in senso politico.
Non si può, infatti, certo, ignorare che in questi ultimi anni le differenze interpretative della Provincia, guarda caso, si sono sempre poste contro le interpretazioni di questo Comune, sfidando addirittura le stesse leggi della statistica.
Auspico quindi nell’interesse della città e degli ascolani, sempre più perplessi di fronte a questi atteggiamenti ondivaghi che frenano, quelli sì, lo sviluppo di Ascoli, un atteggiamento serenamente costruttivo».