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La torre del quartiere Agraria non è in alcun piano
«Non ci sarà nessuna speculazione edilizia allinterno del nostro quartiere»
La “torre “ al quartiere Agraria non esiste e non è su nessun piano edilizio futuro. “Un’idea”: ecco come la si può chiamare, un’“intuizione” dell’arch. responsabile di redigere il nuovo piano regolatore. Perché a tutt’oggi i titoli dei giornali continuino ad evidenziare quest’argomento è dunque un mistero.
“Il consiglio comunale dice sì alla “torre” dell’Agraria” titola un quotidiano questa mattina. Poi se si legge l’intero articolo che riguarda il resoconto del consiglio comunale di giovedì scorso non si riscontra una sola sillaba che riguardi la “torre”, perché gli atti parlano di altro: della variante al piano per l’istituzione di due nuove aree di edificazione economica e popolare (lotto 48 e lotto 49), e di assegnazione del lotto 48 all’ERAP. Ecco i fatti. Solo l’opposizione (ed alcuni residenti che ancora non hanno capito) ha cercato in tutti i modi di voler distogliere l’attenzione sull’operazione che si stava attuando. L’opposizione si è anzi astenuta sulla variante ed ha votato unitariamente contro l’assegnazione del lotto 48 all’ ERAP, previsto peraltro dalla legge.
Ma torniamo al quartiere e chiariamo una volta per tutte che nell’assemblea pubblica (una delle più affollate che io ricordi) dell’ 8 giugno si è solamente espresso l’intenzione dell’amministrazione di voler mettere mano alla riqualificazione dell’intero quartiere iniziando dalla zona Peep. Infatti gli interventi previsti saranno diversi e diversificati, ma tutti rivolti al miglioramento della qualità della vita e l’istituzione dei servizi tutt’ora mancanti.
L’apertura del quartiere tramite nuove vie d’ingresso (dando la possibilità di essere fruibili a tutti quei locali commerciali tutt’ora non appetibili), la riqualificazione dell’area verde rendendola più accogliente, la sistemazione degli orti per gli anziani, la formazione di piste ciclabili, il nuovo asilo nido comunale, l’impianto sportivo ad ovest (vicino all’A14) e la ludoteca per i bambini.
Poi l’idea innovativa di poter istituire un bando di concorso per giovani laureati per riprogettare tutta l’area che riguarda la piazza “rossa” a cui tra l’altro si può certamente aggiungere l’area dove doveva sorgere il centro servizi. Tutto ciò realizzabile per una parte con il progetto per gli alloggi degli anziani e studenti universitari (con la partecipazione al bando regionale), per un’altra dopo lo sblocco dei Pai.
Concludendo mi sento di rassicurare tutti i residenti che non ci sarà nessuna speculazione edilizia all’interno del nostro quartiere, ma di tutte le iniziative che da qui alla fine del mandato amministrativo si andranno ad adottare certamente discuteremo nelle assemblee (come del resto abbiamo sempre fatto) e insieme prenderemo decisioni sul futuro dell’Agraria.