Per il responsabile provinciale dell'Urbanistica Ascoli non ha nessuna pianificazione pubblica
Con simpatia ed anche con un pizzico di malcelato orgoglio considerato che pur essendo assessore provinciale all’urbanistica, e quindi interessato a seguire le vicende urbanistiche della provincia (ancora intera), Canzian non manca mai di riservare le sue premurose attenzioni alla nostra Ascoli.
Certo non mancano quei Comuni che lamentano l’Ascolicentrismo dell’assessore e che lo invitano ad impegnarsi di più per venire incontro alle loro istanze di sviluppo, ad interessarsi anche delle loro prospettive ma... niente da fare. Per Canzian, l’unico centro degno delle sue premure perché propone solo proposte dei privati, l’unico centro che non ha pianificazione urbanistica, è, guarda caso, Ascoli Piceno.
Evidentemente tutti gli altri Comuni della provincia sono virtuosi, secondo l’esponente diessino che ancora una volta monta una sterile polemica...partitica.
L’amministratore provinciale sottolinea come l’Amministrazione Comunale ascolana abbia mostrato tutta la sua debolezza nella misura in cui non ha alcuna pianificazione urbanistica e quella che ha proviene dai privati.
Evidentemente, tra l’impegno professionale di medico e quello di assessore all’urbanistica, il simpatico Canzian non ha seguito le vicende degli ultimi anni perché si sarebbe risparmiato un clamoroso autogol.
Per l’assessore provinciale Ascoli non avrebbe dunque alcuna pianificazione pubblica. Incredibile. Vogliamo parlare allora del Polo universitario? La proposta è pubblica. E la recentissima variante parziale al PRG e al PEEP di Monticelli che porterà alla riqualificazione di una vasta area di quel quartiere? Proposta pubblica. E il Contratto di Quartiere? Altra proposta pubblica. Ed anche il comparto di via Firenze nella versione approvata è una proposta pubblica.
Sono questi soltanto alcuni esempi di come questa Amministrazione Comunale curi la riqualificazione cittadina con proprie proposte.
Se poi all’assessore Canzian non piace perché ha un’altra visione della città, mi dispiace veramente però questo è il bello della democrazia: chi governa ha il dovere di fare proposte, proporre progetti, sempre nell’interesse della collettività, anche se, a volte, possono non piacere alla parte politica avversa.
Mancheremmo, poi, di un ruolo propulsivo sui grandi progetti e si cita la riconversione della Sgl Carbon. Anche qui Canzian è parecchio disattento. Vorrà convenire che prima ancora di pensare alla riconversione dell’area dovremo occuparci della sua bonifica. Ebbene abbiamo il Piano di Caratterizzazione per la bonifica del sito. A brevissimo inizieranno i lavori di carotaggio propedeutici e solo dopo la bonifica parleremo di riconversione. Con un approccio metodologico, ne vorrà convenire Canzian, strettamente logico e non demagogico.
Ancora più divertente l’elettrificazione della tratta ferroviaria Ascoli – Porto d’Ascoli. Divertente perché l’assessore provinciale ignora che l’elettrificazione della tratta è di sua competenza. Ma anche in questo caso, l’Amministrazione Comunale si è mossa, e da tempo, con un progetto pubblico, inserendo nei Prusst, che vede Ascoli capofila, la metropolitana di superficie.
E così mentre noi pianifichiamo, la Provincia dimentica non solo le proprie competenze ma pur in presenza di un progetto, come la metropolitana di superficie, ad alta valenza comprensoriale, si è ben guardata dal portare in dote un solo euro.
Sul Cotuge, poi, voglio stendere un velo pietoso.
In due anni di operatività, l’attuale Consiglio di Amministrazione (targato centrosinistra) non ha fatto assolutamente nulla. In due anni non è riuscito ad approvare il Piano di Marketing Territoriale, mentre gli unici soldi che sono arrivati (ed hanno speso) per la valorizzazione del comprensorio montano sono quelli che abbiamo portato noi in dote, grazie ai nostri Prusst, grazie alla nostra pianificazione, grazie alle nostre proposte pubbliche.
Meno polemiche, quindi, caro assessore, e più fatti.
Spero che entro il mese possa essere licenziato definitivamente dalla Provincia il progetto del Polo Universitario.
Sarà quella l’occasione per lasciare da parte polemiche pretestuose ed avviare, nell’interesse del territorio, una importante collaborazione.
Solo allora potremo vedere di chi sono i limiti.