/Lottizzazione Lido Azzuro, il no di Amagliani ai lavori
Lottizzazione Lido Azzuro, il no di Amagliani ai lavori
Secondo l'assessore il P.D.L. 1 non è conforme al P.R.G
E’ questo l’invito dell’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani, contenuto in una lettera indirizzata al presidente della Provincia di Ancona, al sindaco di Numana, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche e al presidente del Parco del Conero, affinché siano intraprese tutte le misure necessarie a bloccare l’avvio dei lavori di costruzione.
Una storia lunga 26 anni quella della lottizzazione “Lido Azzurro”, ricadente nel Comune di Numana e inserita all’interno del Parco del Conero. Un percorso che sembrava chiudersi per la Società di costruzioni “Lido Azzurro” dopo il parere favorevole del 16 dicembre 2006 da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche alla realizzazione dell’opera immobiliare, seppur con prescrizioni, e dopo l’adozione del 26 marzo scorso da parte dello stesso Comune di Numana della variante al progetto originario di lottizzazione (P.D.L. 2).
«Per il Comune di Numana – dichiara Amagliani - che si è sempre battuto a fianco della ditta Lido Azzurro, i lavori possono finalmente riprendere poiché il P.D.L. 1 è conforme al P.R.G., le concessioni sono valide, l’autorizzazione paesaggistica è acquisita e il nulla osta del Parco del Conero non va richiesto in quanto le concessioni edilizie sono state date quando il Piano del Parco non esisteva o non aveva più validità».
«Questo assessorato – continua Amagliani nella lettera - contrariamente a quanto deliberato dal Comune di Numana sostiene una tesi diversa, ritenendo che il P.D.L. 1 non sia conforme al P.R.G e di conseguenza vadano annullate tutte le concessioni rilasciate, sulla cui vigenza temporale inoltre si appare assai perplessi; che la variante non essenziale in corso d’opera al progetto originario di lottizzazione denominata E1 “Lido Azzurro”, (P.D.L. 2), deliberata dal Consiglio Comunale nella seduta del 26 marzo 2007, non sia conforme sia al vigente Piano del Parco del Conero (P.D.P.) che al P.R.G. vigente, adeguato al Piano del Parco del Conero (P.D.P.). Riteniamo, inoltre, che il parere favorevole espresso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche del Ministero per i Beni e le Attività Culturali vada rivisto perché si è limitato a considerare solo l’integrazione degli interventi progettuali nel contesto ambientale, non valutando altresì l’ulteriore compromissione che le opere progettate causano sull’area protetta (Parco del Conero) il cui Piano attuale, così come i precedenti, non consente nell’area in questione alcuna nuova edificazione; un aspetto importante tanto da essere richiamato nello stesso provvedimento di annullamento emesso in precedenza nel 2003 dallo stesso Soprintendente. Va considerato, infine, come questo ambiente sia pregevole proprio perché in quei vistosi fenomeni di allagamento, giudicati insalubri dalla Soprintendenza, ma del tutto naturali, visto che la zona è compresa nella fascia di espansione del fiume Musone, si è insediata una fauna di rilevante interesse, in parte tutelata a livello comunitario. Nella zona infatti sono presenti aironi, tritoni, raganelle, rospi smeraldini, libellule certamente più consoni rispetto a dei fabbricati».
«Per quanto sopra evidenziato – conclude l’assessore Amagliani - si invita il Comune di Numana a desistere dal proseguire su tale linea, dando seguito ai provvedimenti propedeutici all’avvio ai lavori onde evitare l’annullamento del permesso di costruire da parte della Regione, come disposto dall’articolo 39 del D.P.R. 380 del 6 giugno 2001».