Tra gli interventi possibile la riduzione dei costi della politica
I rappresentanti Provinciali dei sottoindicati Partiti del centro-sinistra, stanchi di correre dietro a riunioni annunciate e mai iniziate per ritardi, o mai concluse per strategici rinvii, credono sia ora di concordare metodologie e regole trasparenti nel ridefinire gli assetti degli Enti di 2° grado e delle Società partecipate ancora da rinnovare, restituendo nel contempo impulso ed efficacia alla gestione amministrativa degli stessi.
Per quanto sopra affermato è stato infatti presentato, nell’ultima riunione del 7 aprile scorso, un documento indicante indirizzi politici, regole e criteri oggettivi da assumere eventualmente come vademecum della politica per la gestione amministrativa degli Enti e delle società partecipate, che attende ovviamente risposte non solo formali ma anche atti concreti da parte di chi, sino ad oggi, ha assunto in modo preponderante le responsabilità di gestione della cosa pubblica, avvalendosi del contributo di tutta la coalizione.
Queste regole debbono garantire:
1-l’immediato azzeramento dei consigli di amministrazione nelle mani del centro-destra (Consorzio Universitario Piceno-Cup e Consorzio per l’Industrializzazione delle Valli del Tronto, dell’Aso e del Tesino-Piceno-Consind) e la loro ricostituzione con maggioranze, non trasversali, ma spiccatamente di centro-sinistra ;
2-la riduzione in maniera omogenea dei cosiddetti “ costi della politica”, attraverso:
la riduzione del numero dei componenti i consigli di amministrazione delle società ad intero capitale pubblico e di quelle a capitale misto, secondo gli indirizzi normativi della Legge finanziaria 2007. A tale indicazione debbono ricondursi anche le Società consortili non soggette ai dettami della Legge Finanziaria; la riduzione delle indennità di carica per i Presidenti, vice-presidenti, amministratori delegati e direttori, di almeno il 30% e la trasformazione delle indennità in gettoni di presenza per i componenti i consigli di amministrazione;
3-la non cumulabilità degli incarichi, come scelta etica prim’ancora quale regola finalizzata ad allargare la partecipazione alla politica;
4-la ricerca delle migliori competenze e professionalità per l’attribuzione delle responsabilità gestionali degli enti e società partecipate, almeno per le sue figure apicali;
5-l’elezione di professionisti nei collegi dei revisori dei conti il cui partito di riferimento sia diverso da quelli che ricoprono responsabilità apicali nei consigli di amministrazione;
6-l’attribuzione della giusta rappresentanza a tutti i partiti del centro-sinistra, adottando il principio della “pari dignità” e contestualmente tenendo compatibilmente anche da conto quello della “rappresentanza territoriale e di genere” di concerto con il presidente della provincia ed i sindaci, non dimenticando in proposito che Essi sono il risultato di alleanze elettorali tra i partiti del centro-sinistra.
Sulle suindicate regole l’Italia dei valori, il partito dei Comunisti Italiani, il partito della rifondazione Comunista, i socialisti Democratici italiani, i Verdi e la democrazia Cristiana attendono le conseguenti e chiare risposte per affermare nella coalizione i valori della lealtà politica, del rispetto reciproco, dell’affidabilità degli interlocutori, finalizzati alla coesione del centro-sinistra.