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Assemblea pubblica per parlare della Sinistra Unita
Catalucci: «Manca una vera sinistra italiana»
Tema dell'incontro: “A Sinistra… capire per costruire un percorso unitario”. Sarà presente anche il giornalista Loris Campetti, de “Il Manifesto”. L'invito di Emidio Catalucci a nome del "Laboratorio politico Sinistra Unita" è rivolto ai segretari dei partiti del centro sinistra, alle associazioni culturali ed ambientaliste, ai movimenti e circoli cittadini ed a tutti i simpatizzanti.
«Non sfugge a nessuno l’esigenza e la attualità stringente, a fronte di una situazione oggettiva e soggettiva del sistema politico italiano, di mettere tutte le nostre forze, pensieri, azioni nella prospettiva di una riaggregazione, la più ampia possibile, di tutti coloro che militano a sinistra.
Una sinistra antica, nuova, unita…ma anche senza aggettivi! Una sinistra Italiana!
E’ quello che manca oggi in Italia! Lo sanno bene, perchè lo scontano tutti i giorni, coloro che pensiamo e crediamo di difendere: lavoratori, disoccupati, ceto medio, studenti, pensionati, vecchi e nuovi sfruttati…Una sinistra italiana serve alla nostra gente, non a noi!
Una sinistra italiana unita capace di incidere e determinare condizioni migliori per tutto il nostro popolo. Oggi, con questa frammentazione e divisione a sinistra, non possiamo sostenere (perché non abbiamo la forza necessaria) le giuste lotte politiche di giustizia ed equità sociale.
Siamo di fronte ad una tremenda crisi del intero sistema politico italiano, a rischio anche di tenuta democratica dell’intero Paese. E di fronte alle nostre titubanze e tentennamenti, il nostro popolo vuole solo che vengano date risposte concrete a problemi concreti: lavoro, precarietà, salari, costo della vita, TFR, pensioni, sanità… Dobbiamo agire piuttosto che parlare. E farlo con l’obbligo morale e politico di costituire una forza politica a sinistra (che metta fine alla diaspora e alle divisioni del passato) e che possa essere sempre più forte e determinante per le scelte a favore dei ceti più deboli e messi ai margini della società.
Per questo e per tante altre ragioni, vogliamo cominciare a discutere insieme. Al di là dei proclami e degli slogan gridati, ma cercando di capire e di creare una percorso unitario che possa essere all’altezza della situazione economica, sociale, politica del Paese…
E’ la nostra prima iniziativa, altre ne seguiranno finchè le nostre voci possano arrivare anche a Roma nelle insonorizzate stanze delle segreterie nazionali».