Mantenere più famiglie? Un vanto per Ciccanti dell'Udc

Mantenere più famiglie? Un vanto per Ciccanti dell'Udc

Catalucci: «E’ il più alto esercizio di ipocrisia che io abbia mai sentito»

Tutti hanno le idee chiare e spesso si scade in un integralismo che definire tale sembra eufemistico.
Ieri, in consiglio comunale se ne sono sentite di “tutti i colori”. I consiglieri, forse più dei “cittadini” sanno bene cosa è la famiglia; magari alcuni di loro, di famiglie, ne hanno più d’una. Veri e propri trattati giuridici con tanto di citazioni di articoli costituzionali. «L’istituto familiare quale parte fondante della convivenza civile – ha tenuto a sottolineare Fernando Manes, capogruppo dell’Udc – è una società naturale fondata sul matrimonio per questo è necessario offrire sostegno alla famiglia, incoraggiandone l’azione, rimuovendone – continua Manes – le difficoltà di ordine sociale ed economiche».
Ma l’intervento più “interessante” è stato quello del senatore Amedeo Ciccanti. Il parlamentare, rispondendo ad  una provocazione di Emidio Catalucci della Sinistra Unita sul fatto di avere più famiglie, ha detto:  «per fortuna ne riesco a mantenere più d’una» (ci mancherebbe che non ci riuscisse: con uno stipendio da parlamentare adesso, da consigliere regionale prima, da sindaco, prima ancora e con tre pensioni d'oro in arrivo per il futuro...). «Decidere di metter su famiglia – ha continuato Ciccanti – oggi è diventata un’impresa. Quando parliamo di famiglia pensiamo ad una famiglia laica e non necessariamente cattolica. Sabato scorso, al familiy day abbiamo sottolineato come il valore più importante sia quello della genitorialità. Sappiamo tutti che i genitori divorziati – ha incalzato il senatore- hanno un rapporto più difficile con i figli». «E’ il più alto esercizio di ipocrisia che io abbia mai sentito – ha tuonato Catalucci – . Il vero problema delle famiglie è la precarietà del lavoro, l'insicurezza del futuro». «Non metto in discussione quello che dicono gli altri – ha commentato il consigliere Nazzareno Firmani – dico solo che fra un po’ per le famiglie ascolane si dovrà parlare di multi family day».  Alla fine la mozione del consiglier Manes è passata, con i voti anche dell'Alveare e della Margherita (presente solo Giorgio Rocchi). E questo semplicemente perchè è stato tolto l'ultimo punto della mozione che diceva «di non votare la legge sul riconoscimento delle unioni civili (coppie di fatto)». I voti contrari sono stati quelli dei consiglieri Emidio Catalucci, Nazzareno Firmani, Stefano Corradetti e Giuseppe Brandimarti.