/Primavera, nuove regole per l'occupazione di suolo pubblico
Primavera, nuove regole per l'occupazione di suolo pubblico
La sicurezza e la qualità dei servizi per gli urtenti sono gli obiettivi da raggiungere
«In primo luogo vanno stabiliti dei criteri, forti e condivisi da tutti, che garantiscano l’equità di trattamento di tutti gli imprenditori. Tali criteri dovranno essere i seguenti:
Sicurezza tanto per la viabilità quanto per gli stessi clienti delle attività; Stimolazione della qualità dei servizi offerti;
Rispetto per le aree su cui si è investito a spese della cittadinanza, con particolare riguardo al decoro urbano e alla conservazione della visuale negli spazi riqualificati;
Queste basi, che riteniamo possano essere largamente condivisi dalla cittadinanza e dagli stessi commercianti, ci portano a formulare alcune proposte più concrete. Un provvedimento dedicato alla sicurezza potrebbe essere quello di vietare l’occupazione di suolo pubblico sulla carreggiata quando la strada prospiciente è considerabile di alto traffico, come invece purtroppo è avvenuto negli anni passati, con grande rischio per i clienti stessi. Per incentivare la qualità dei servizi, inoltre, nel calcolo della superficie massima concedibile potrebbero essere considerati utili solo gli spazi interni accessibili a persone con disabilità fisiche, e in ogni caso la concessione essere vincolata alla disponibilità di servizi igienici per disabili. Questo garantirebbe un miglioramento della qualità dei servizi offerti e sarebbe un valido stimolo alla ristrutturazione di quei locali la cui struttura, essendo più datata, non è ancora stata messa a norma con le disposizioni vigenti. Naturalmente la regola varrebbe anche per gli esercizi su più piani, di cui sarebbe computabile non solo il piano terra ma l’intera superficie accessibile. Una particolare attenzione dovrà essere riservata all’estetica e alla fruibilità dell’area pedonale riqualificata, le cui occupazioni non dovranno in alcun modo intralciare nè la libera circolazione dei pedoni né lo stupendo colpo d’occhio di quell’area, realizzata grazie ai soldi dei contribuenti di tutta San Benedetto e non solo di chi oggi vorrebbe occuparne ampie aree a fini commerciali privati. Meno restrittivi, invece, si potrà essere sulle vie laterali, la cui condizione di minore pregio e valore non impedirebbe una occupazione più intensiva, sempre naturalmente nel rispetto di misure minime che garantiscano la libera circolazione, la sicurezza e il decoro, ma anche favorendo l’attività di somministrazione che, nel modello turistico attuale, rappresenta un servizio indispensabile.
Mi auguro che il consiglio comunale affronti presto questi nodi, dando risposte importanti ai tanti cittadini che creano occupazione con le piccole attività che possono rappresentare una grande risorsa per San Benedetto. Lavorerò, inoltre, perché i tempi di attuazione delle nuove norme siano compatibili con la necessaria pianificazione degli investimenti cui queste attività dovranno necessariamente andare incontro. A tal fine si svolgerà Lunedì pomeriggio alle 18:30 la prima riunione della VI Commissione Consiliare Turismo e Commercio, da me presieduta, alla quale invito tutti i cittadini che vorranno partecipare alla costruzione di un regolamento certo e condiviso».