Il sindaco risponde a Cesare Celani

Il sindaco risponde a Cesare Celani

Ex Gil, occupazione, prg. Il sindaco a tutto campo.

Finalmente si apre un dibattito, fatto di per se sempre positivo, ma credo che il consigliere Celani dimentichi alcuni aspetti, che pure dovrebbe conoscere.
Andiamo con ordine.
Poliambulatorio ex Gil. La proprietà di questa struttura non è  del Comune ma della ZT 13. Eppure quando sottoscrivemmo l’accordo con l’Asur per l’ex Mazzoni,  stabilimmo che le risorse economiche che sarebbero andate all’Asur stessa avrebbero dovuto avere un indirizzo prioritario per il completamento dell’ex Gil.
Recentemente ho incontrato il direttore generale della ZT 13, dr. Carmosino, per discutere di questo aspetto della sanità ascolana ed abbiamo condiviso la necessità che la struttura venga destinata a poliambulatorio ed ora aspettiamo la decisione della Regione Marche perché sblocchi i finanziamenti.
Occupazione. Il consigliere Celani, che pure è stato autorevole assessore provinciale, dovrebbe sapere che le competenze in materia  di lavoro sono proprio dell’Ente Provincia. Ciò non toglie, e  mi  meraviglio che il consigliere non se ne ricordi, che in questi anni mi sono sempre impegnato per dare risposte concrete al  problema occupazione facendo ciò che potevo: rendendo sempre più attrattivo il territorio comunale per favorire gli investimenti e quindi l’occupazione. Se i dati non sono quindi confortanti il consigliere dovrebbe rivolgersi ad altri Enti, quali la Provincia e Piceno Consind che non richiamano più investimenti e lasciano languire l’occupazione.
E’ curioso poi che il consigliere Celani dichiari che non voterà più alcuna variante ma, al contempo, di avere a cuore i progetti strategici del territorio.
Una buffa contraddizione. Le varianti, infatti, non sono “ad personam” ma servono per progetti strategici finalizzati allo sviluppo del territorio.
Le vogliamo ricordare?
Sono il Polo universitario, il Contratto di quartiere, la sistemazione di quell’area di Monticelli dove attualmente si trova il capannone che ospita una banca e che permetterà il completamento della Zona 15 e quindi la riqualificazione di tutto quel quartiere. Ed ancora la riqualificazione del comparto Sacro  Cuore. Un’area, vorrei ricordare, già edificabile. La variante  serve soltanto per realizzare la palazzina destinata  ad accogliere il comando della Polizia Municipale.
Sono  forse queste le varianti che il consigliere Celani non voterà?
Ma non sostiene di avere a cuore lo sviluppo del territorio?
Comunque mi auguro, che  questo scambio di vedute tramite i media, serva per aprire un sereno e, mi  auguro, costruttivo confronto in Consiglio Comunale, anche se, ultimamente, il consigliere Celani in questo consesso a volte si è un attimino defilato, soprattutto al momento delle votazioni, preferendo un basso profilo all’auspicato confronto.
Circa il PRG, nessuno, ripeto, nessuno, men che meno lo scrivente, ha aree da lottizzare. Per questo  sono assolutamente certo che il dibattito sul Piano Regolatore sarà franco, trasparente ed aperto al contributo di tutti.
Sulla sanità, invece, mi trovo assolutamente d’accordo  con Cesare Celani.
L’inefficienza della sanità parte da lontano e si è aggravata con la scelta fatta a suo tempo dal centrosinistra con l’Azienda Sanitaria Unica Regionale che ha finito con lo svilire gli ospedali provinciali a vantaggio di quello del capoluogo regionale.
Anche su questo problema sono intervenuto più volte, trovandomi spesso isolato ma senza mai, per questo, abbassare il livello  d’attenzione e continuando a battermi per il miglioramento del servizio.
Mi meraviglio inoltre che l’amico Enzo Scipioni non  abbia ancora capito che strategia ha questa città.
Mi meraviglia che definisca “interessi particolari” quelli sul Polo Universitario, la riqualificazione e rivitalizzazione del centro Storico, la riqualificazione delle periferie, i Piani per lo Sviluppo Sostenibile, gli investimenti nel settore della socialità.
Che si sia distratto anche lui negli ultimi anni?
Infine due parole sul nostro partito: Forza Italia.
Condivido che Forza Italia debba ricostituire un suo assetto stabile: ma con il forte contributo della classe dirigente ascolana dato che gli amministratori di Forza Italia di  Ascoli hanno dato prova in questi anni di saper amministrare, e bene, la cosa pubblica.
E per far questo occorre un confronto allargato, franco e sereno tra tutti gli eletti, iscritti e simpatizzanti e non un confronto tra gruppi e gruppetti che spesso rappresentano solo se stessi.
In futuro, quindi, assicuro il mio personale contributo, fattivo  e costruttivo, alla vita del partito: perché abbia una forte leadership ascolana».