“Questo Comitato – ha affermato Andolfi – nasce sotto la stella della democrazia liberale più ampia e condivisa. Come Associazione riunisce cittadini di una Città che rischia la scomparsa culturale, civile e politica. Siamo convinti che la crisi che spinge i nostri giovani ad abbandonare Ascoli è economica senz’altro ma soprattutto culturale. L’unico segno di vita è il patrimonio architettonico che abbiamo ereditato da “putridi nepoti”. Vogliamo restituire dignità alla condizione di cittadinanza ascolana, italiana, europea, liberale e cristiana. È nostra intenzione occuparci di singoli problemi di Ascoli nell’interezza della Città. Ci proponiamo di farlo non con particolare intelligenza ma con la volontà di difendere gli interessi della comunità e non di singoli gruppi e lobby. Imminenti saranno gli incontri con la Città per recuperare il dialogo civile e dare voce a tutti i cittadini finora condannati all’afasia”.