Ammortizzatori sociali in deroga

Ammortizzatori sociali in deroga

Regione, firmato l'accordo con il Ministero

Garantito anche appoggio alle aziende artigiane per l'assistenza al reddito.
Un altro buon risultato per la nostra regione in tema di protezione sociale e tutela del lavoro. L’assessore regionale Ugo Ascoli ha sottoscritto oggi a Roma con il Ministero del Lavoro l’accordo definitivo che assegna alle Marche una disponibilità di 4 milioni di euro in materia di ammortizzatori sociali in deroga. Vale a dire la possibilità di garantire, anche alle imprese sotto i 15 dipendenti, un’assistenza al reddito in caso di esuberi. 
“Un altro obiettivo centrato che si aggiunge agli altri accordi sugli ammortizzatori sociali in deroga che hanno portato nelle Marche 29 milioni di euro in tre anni a favore di specifici comparti produttivi – ha ricordato l’assessore Ascoli. L’accordo firmato oggi – spiega-  interesserà, invece, tutte le tipologie di settori, ma soprattutto consentirà di affrontare con maggiore tranquillità eventuali situazioni di crisi occupazionali in piccole e piccolissime aziende artigiane che, altrimenti,  non potrebbero applicare la cassa integrazione ai lavoratori.”
L’accordo, firmato questa mattina alla presenza del sottosegretario al Lavoro, Rosa Rinaldi era stato preceduto da un accordo a livello regionale concertato il 9 marzo con le parti sociali che hanno delegato l’assessore regionale alla sottoscrizione presso il Ministero. Nell’accordo si richiedevano, appunto, 4 milioni di euro che sono stati assegnati e saranno disponibili prima dell’estate.
“Con tali strumenti di intesa  – ha concluso Ascoli - che dal 2004 ad oggi hanno assicurato 33 milioni di euro per la tutela e la promozione dell’occupazione,  si è potuto intervenire in vari settori- come il calzaturiero, il legno e la meccanica-  per evitare effetti che sarebbero stati peggiori e contribuendo a superare le fasi critiche con un accompagnamento verso la ripresa.  Oggi, con questi ulteriori fondi potremo gestire con serenità eventuali problematiche che dovessero sorgere in piccole imprese, consapevoli che in parte del territorio regionale le criticità sono maggiori, come ad esempio in provincia di Ascoli Piceno, dove i più recenti dati sul tasso di disoccupazione dimostrano il punto di debolezza nell’ambito del più roseo panorama regionale.”