Ancarano, buone notizie per i possessori della prima casa

Ancarano, buone notizie per i possessori della prima casa

Irpef allo 0.5 per cento. Scende l'Ici

IL SINDACO EMILIANO DI MATTEOSono stati portati all’approvazione dell’assemblea due aumenti ritenuti indispensabili a far fronte le necessità di funzionamento dell’Ente: il ritocco dell’aliquota addizionale Irpef, passata dal 0.2 al 0.5, e di quella unica per seconda casa e terreni edificabili elevata al 7 per mille.
Novità positive per i possessori della prima casa. L’aliquota è passata dal 5.5 al 4.5, la detrazione resta di 103,29euro e sono previsti ulteriori sgravi per quei nuclei famigliari che devono accudire un disabile. L’aliquota ICI scende di un ulteriore mezzo punto, ovvero al 4.0, per quelle coppie che sposatesi negli ultimi tre anni, abbiamo scelto Ancarano quale loro residenza. E nonostante i problemi e i costi per lo smaltimento dei rifiuti non è stata toccata la Tarsu per la prima casa, la Tosap e le tariffe dei servizi comunali (mense, scuolabus, colonie marine, montane e soggiorni termali).
La minoranza, guidata da Angelo Monsignore, ha contestato sia l’aumento dell’addizionale Irpef che porterà introiti nelle casse comunali circa 43mila euro, che l’incremento che ha riguardato l’aliquota Ici insieme al mancato sgravio per le aziende.
“La manovra che abbiamo proposto e approvata – ha spiegato ai consiglieri di opposizione il sindaco Emiliano Di Matteo – ci è stata suggerita dai dirigenti dei nostri uffici basandosi sullo stato attuale del bilancio corrente. Il Comune di Ancarano dovrà ancora far fronte a spese extra come il mutuo contratto per la chiusura della transazione Feriozzi e la diminuzione dei trasferimenti statali per le spese correnti. Per quel che riguarda una gradualità di applicazione della percentuale sull’addizionale Irpef questo non ci è stato possibile farlo gli anni passati perché il Governo ce lo aveva impedito. E non è un provvedimento preso solo ad Ancarano ma anche negli altri Comuni della Val Vibrata e in Italia. Gli aumenti inoltre ci permettono di non ritoccare le tariffe a domanda individuale e di offrire agevolazioni a chi ha il terzo figlio come l’erogazione gratuita di buoni pasto e utilizzo a spese del Comune del pulmino.
In futuro si potrà pensare anche alle aziende e ad attuare nei loro confronti delle decurtazioni – ha concluso - se queste offriranno un occhio di riguardo per l’assunzione di lavoratori locali così come cercheremo di prevedere forme di agevolazioni per chi ristrutturerà le abitazioni del centro storico conformemente al piano di recupero”.