In una intervista l'ex vice-ministro ha messo sotto accusa la società
“L’onorevole Baldassarri - afferma l’amministratore unico della Svim Roberto Tontini - ci informa che nella Finanziaria 2006 erano previsti circa 15 milioni di euro per i distretti della nostra regione, ma che Prodi li avrebbe dirottati alla Svim, Società Sviluppo Marche, dove sarebbero serviti a ‘pagare un po’ di stipendi’. Peccato che neanche un euro della somma citata dall’ex viceministro sia mai arrivato alla Svim: la notizia è dunque falsa oppure, ammettendo buona fede, rappresenta un clamoroso errore. Saremmo curiosi di sapere dall’onorevole Baldassarri dove sono finiti quei soldi che dovevano rilanciare l’innovazione nei distretti marchigiani e lo invitiamo a smentire il fatto che siano arrivati alla Svim.”
La Svim, partecipata al 100 per cento dalla Regione Marche, si occupa di progettazione utilizzando prevalentemente risorse comunitarie e regionali. La società è strumento di attuazione della politica economia e industriale della Regione ed ha il compito di tradurre i programmi di sviluppo locale in processi per l’accesso ai finanziamenti europei. Attualmente si sta occupando di un’ottantina di progetti per un valore complessivo intorno ai 50 milioni di euro, con grande attenzione all’innovazione e al marketing territoriale. Di recente ha inaugurato una sede a Bruxelles, candidandosi ad essere in Europa un punto di riferimento per le attività legate allo sviluppo economico e sociale della nostra regione, favorendo l’accesso alle varie forme di progettazione comunitaria.
“Tutto questo - precisa Tontini - senza usufruire di alcun trasferimento di risorse dalla Finanziaria di quest’anno, né da quella dell’anno scorso. Probabilmente l’onorevole Baldassarri ha fatto confusione tra la Svim e un’altra società che ha sede ad Ancona: Sviluppo Italia Marche, che lui conosce bene, visto che è stata costituita dal Ministero dell’Economia quando lui era viceministro. Ci aspettiamo un doveroso chiarimento da parte dell’onorevole Baldassarri, per fare giustizia rispetto ad accuse senza fondamento verso una società come la nostra, che opera seriamente per lo sviluppo dell’economia marchigiana”.