Sottovalutata la questione Tecnomarche

Sottovalutata la questione Tecnomarche

I giusti appelli del Presidente sono rivolti a tutti

"Desidero far rilevare che solo grazie al senso di responsabilità del sottoscritto e di altri esponenti dell’opposizione, è stato possibile discutere nella seduta di oggi il punto inserito all’ultimo momento, cioè l’adesione della Provincia all’aumento di capitale della società “Tecnomarche” per la sottoscrizione delle quote non optate dai soci.
Il provvedimento va infatti adottato entro il prossimo 31 marzo, pena gravi conseguenze per il futuro di una società che si prepara a partecipare ai bandi per ottenere finanziamenti europei nel campo della ricerca: ci sono in ballo quindi milioni di euro a cui “Tecnomarche” può legittimamente aspirare.
Come richiestomi, infatti, ho provveduto rapidamente a convocare per il 28 marzo la 1° Commissione consiliare ma, all’ora prevista per la seconda convocazione (la prima era andata deserta), erano presenti, oltre al sottoscritto, i consiglieri Mochi e Belleggia di FI e, unico rappresentante della maggioranza, il consigliere Cesetti. Alle 13 si è aggiunta la vicepresidente Peroni.
Poiché per la seconda convocazione la seduta è valida con tre componenti, il punto è stato discusso (ancora privo del parere dei Revisori dei conti, acquisito oralmente e con riserva durante la seduta stessa) e quindi è stato dato il via libera per la discussione consiliare.
Faccio notare che la richiesta di aumento di capitale di Tecnomarche giaceva negli uffici della Provincia dal 24 maggio 2006 ma che solo a poche ore dalla scadenza ci si è ricordati che occorreva deliberare in merito. Sottolineo ancora che Tecnomarche è una società partecipata dalla Provincia ma di cui fanno parte numerosi soci pubblici e privati che avrebbero dunque rischiato di venire pesantemente penalizzati dal comportamento della maggioranza.
I giusti appelli al senso di responsabilità dei consiglieri, più volte espressi dal presidente Massimo Rossi, andrebbero dunque rivolti in questo caso alla sua stessa maggioranza.