Le Marche ricordano i 50 anni del trattato di Roma

Le Marche ricordano i 50 anni del trattato di Roma

Si possono costruire politiche di coesione sociale e del lavoro

Le Marche sostengono i processi di integrazione, condividono i valori, hanno costruito la loro crescita anche grazie alle risorse comunitarie.
Nella giornata odierna si svolge la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in sessione comunitaria, per discutere del ruolo delle Regioni italiane nell’Unione Europea e del contributo che possono portare al processo di integrazione europea. Incontro al quale partecipa il presidente del Comitato Michel Delebarre e il capo della delegazione italiana al Comitato, Paolo Fontanelli.
Conferenza preceduta da una riunione della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, alla quale era presente l’ambasciatore Cangelosi, rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea.
Nella giornata di domani è prevista la Sessione Plenaria del Comitato delle Regioni, dove sono previste comunicazioni specifiche su singoli temi e dove interverrà anche il presidente della repubblica Giorgio Napolitano.

“L’anniversario della firma del Trattato di Roma - ha detto il presidente Gian Mario Spacca - è l’occasione per riflettere su ciò che siamo e sul futuro che vogliamo per la comunità. Con quella firma è nata la famiglia europea fondata su valori comuni come la pace, il lavoro, la sicurezza, la salute, i diritti umani, l’uguaglianza, la tutela dell’ambiente. 
Per rispondere ai sentimenti di “incertezza”, “insicurezza”, “solitudine”, “paura”, “preoccupazione”, - ribadisce il presidente - che un mondo globalizzato e in rapida evoluzione può suscitare, lo strumento è un’Europa unita, forte, autorevole, punto di riferimento per tutti.
Occorrono, infatti, politiche comuni per dare risposte ai tanti problemi che il cambiamento impone.
Con questo spirito l’Italia ha ratificato il progetto di Costituzione europea."