Anche il presidente Gian Mario Spacca, dopo aver espresso l’orgoglio delle Marche per aver ospitato una simile iniziativa, ha sottolineato che “l’intenzione di pace nasce dal nostro cuore, dal contatto profondo con la propria coscienza ed è importante che in questi due giorni al centro della riflessione sia stata riportata la persona. I giovani di questo Meeting – ha detto- ci danno esempi positivi e il mondo degli adulti si deve piegare a queste riflessioni, a questo esercizio di amore che deve partire appunto per primo dalla famiglia, poi dalla scuola e da ognuno di noi. E le istituzioni politiche, fatte di persone, devono dare prova di testimonianza attiva di pace e di valori positivi.” Spacca, citando diverse iniziative, ha poi ricordato che le Marche sono terra aperta al futuro e terra di accoglienza: da “Agorà dei Giovani” il prossimo settembre, a “ Europa e non solo” sull’incontro con le scuole del bacino Mediterraneo a Senigallia, città anche dell’istituto Alberghiero “Panzini” “aperto all’ospitalità di ragazzi stranieri che qui si formano e ritornano da protagonisti nel loro Paese.” A dimostrazione che le Marche sono sensibili ai temi dei giovani e della pace, Spacca ha ricordato che il prossimo 10 dicembre- non a caso data del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - la Giornata delle Marche sarà dedicata ai giovani e alla riflessione sul loro futuro.
Due giornate emozionanti e piene di spunti per migliorare, le ha definite l’assessore regionale all’Istruzione, Ugo Ascoli che ha evidenziato come le Marche siano una regione di pace dove nell’80 per cento delle scuole si insegna a “fare pace” . Cinque i punti chiave comunicati dall’assessore al Ministro Fioroni, emersi anche dai frequentatissimi gruppi di lavoro tra ragazzi e insegnanti: stare bene a scuola, in un ambiente confortevole e armonico; favorire la stabilità del gruppo docente; la pace non come materia aggiuntiva , ma ad integrare gli altri insegnamenti; la formazione degli insegnanti che è decisiva per pilotare il cambiamento; forme di incentivazione a progetti di pace.
Flavio Lotti ha quindi consegnato al Ministro il documento conclusivo di impegno del Meeting: la “Carta di Ancona” firmata da studenti, docenti, dirigenti scolastici, genitori, associazioni, Enti locali, Regioni ed elaborata sulla base dei lavori realizzati dalle scuole marchigiane. L’impegno in sette buoni intendimenti è: imparare ed insegnare la pace; trasformare la scuola in luogo di pace; vivere l’educazione alla pace come sfondo integratore del processo formativo; pace come promozione di diritti umani e della giustizia; consapevolezza dei doveri e delle responsabilità; elaborare piani dell’offerta formativa territoriale per condividere i bisogni della comunità; scuole dell’autonomia come luoghi di formazione della cittadinanza per tutta la comunità. Al termine del Meeting il ministro Fioroni ha anche sottoscritto un protocollo di intesa con il coordinamento degli Enti locali per la Pace e i Diritti umani, in vista delle celebrazioni nel 2007-2008 del 60° anno della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, della promulgazione della Costituzione Italiana, della proclamazione dell’Anno Europeo del Dialogo interculturale.