Il numero legale richiesto per aprire la seduta è di 14 consiglieri. Dopo l'appello, la conta si è fermata a 12. Tutti a casa. Come mai i consiglieri della maggioranza non sono andati al consiglio? Il sindaco minimizza: «Non ho partecipato neanche io alla seduta. Sono impegnato in una riunione dell'Anci ad Ancona e anche gli altri consiglieri sono intervenuti in altre situazioni istituzionali. Tenga conto che poi - continua il sindaco - non c'era nulla di importante da discutere, nè tantomeno erano all'ordine del giorno problematiche urgenti o in scadenza». Sarà. Per tornare ai numeri la quota richiesta dal regolamento per le votazioni è invece di 21 consiglieri (la maggioranza assoluta), quindi ben lontani dalle presenze di oggi.
All'ordine del giorno, per la precisione, c'erano due delibere: la prima è relativa alla modifica al regolamento generale delle entrante tributarie comunali. In sostanza si tratta di un documento importante per la funzionalità del bilancio di previsione. La seconda era inerente alla modifica del regolamento edilizio.
Molto più duro il consigliere Catalucci (Pdci): «E' la testimonianza dello stato comatoso della maggioranza. Sono venuti in 7 su 25. Alla cena di ieri (da “Segà”, ristorante sul colle S.Marco, si è tenuta una rimpatriata tra tutti i membri del centro-destra locale, ndr ), però, erano molti di più. Così si sottovalutano le isitutuzioni e non c'è rispetto per il consiglio. Intanto i problemi rimangono e la città di impoverisce».