A Stanford i ricercatori e gli studenti sono stati in grado di creare finora più di 2.400 aziende
L’Istituto per lo Sviluppo Tecnologico e la Ricerca Applicata Asteria è stato citato dall'ambasciatore Spogli. Nel corso del suo intervento il massimo rappresentante della diplomazia americana in Italia ha sottolineato che «per favorire lo sviluppo della ricerca e per utilizzare al massimo i “cervelli” disponibili, considero necessaria una maggiore cooperazione tra le università e il mondo delle imprese. Negli Stati Uniti le università sono una fonte costante di idee e di innovazione. A parte l’Italia, uno dei miei altri grandi amori è la Stanford University. Come in altre università, da noi a Stanford, sono nate imprese diventate in seguito leader nel campo dell’alta tecnologia. A Stanford i ricercatori e gli studenti sono stati in grado di creare finora più di 2.400 aziende. La cooperazione tra l’università di Stanford e il settore privato ha generato fenomeni come Google, Sun Microsystems, Cisco Systems e Hewlett Packard che sono successivamente diventate società multinazionali in grado di di creare opportunità di lavoro qualificato. Anche in Italia non mancano certo esempi di eccellente collaborazione tra le università e il privato. Alcune hanno una maggiore esperienza perchè hanno da diverso tempo creato al loro interno un ufficio per il Trasferimento Tecnologico, come nel caso dei Politecnici di Milano e Torino e l’Area Science Park di Trieste, ma anche qui ad Ancona si cominciano a vedere i frutti dell’ufficio per il Trasferimento Tecnologico creato nel 2004 dall’Università Politecnica delle Marche. Proprio domani parteciperò ad una conferenza su questo tema. Parlando in generale dell’Italia, tuttavia, penso che occorrerebbe fare di più investendo maggiori risorse in questa direzione». Asteria è stata evidenziata come “un’importante peculiarità”, ovvero “quelli che da noi si chiamano Industrial Clusters che, con i loro centri di ricerca specializzati in un settore specifico e localizzati vicino alle imprese, ne sostengono l’innovazione, ma anche la certificazione di qualità, un fattore oggi essenziale per esportare il made in Italy».
Anche per i futuri rapporti economici tra l’America e l’Italia l’Ambasciatore Spogli non ha mancato di sottolineare l’importanza dell’innovazione e della ricerca ed in proposito ha detto «Lasciatemi concludere dicendo che sono ottimista per il futuro dell’Italia e della sua economia. Profondamente convinto di questo, in qualità di Ambasciatore degli Stati Uniti ho lanciato l’iniziativa “Partnership for Growth”, che si propone di cooperare con partner italiani al fine di offrire un contributo per la diffusione della cultura d’impresa, con particolare riferimento all’innovazione, alla ricerca e alla creazione di nuovi posti di lavoro, ma anche di diffondere i casi di “best practices” ed esperienze di successo che riguardano il rapporto università- settore privato».
«Sono particolarmente onorato della citazione che ha fatto l’Ambasciatore Ronald Spogli del nostro istituto di ricerca- ha detto Dante Bartolomei, Presidente di Asteria – consapevole dell’importante ruolo che svolgiamo per il trasferimento dell’innovazione tecnologica alle imprese e nella ricerca. Si tratta, per noi, di un importante stimolo per far confrontare nel migliore dei modi il sistema economico italiano con le sue specificità produttive e quello americano in uno scambio sempre più fruttuoso che porti ad un rafforzamento dei legami tra Italia e Stati Uniti».