Accogliamo con soddisfazione le sue dichiarazioni, perché, per noi, è una palese ammissione del fatto che è stato interessato in qualche modo alla delibera. Finalmente possono darsi le condizioni affinché, davvero, coerenza e trasparenza si affermino.Già rispondendo all’uscita sui giornali dei costruttori Catalini e Olivieri, i quali minacciano risarcimenti per eventuali danni per quanto evidenziato nel nostro volantino diffuso in città, abbiamo ribadito di attendere con ansia un’azione legale, così da rendere possibile un chiarimento sullo stato di cose reali e verificare, attraverso l’intervento di “terzi”, chi ha ragione e chi invece no.
Tutto questo, riprendendo uno dei termini cari al sindaco ingegnare: la trasparenza!
Per quanto riguarda invece la coerenza, ci rivolgiamo direttamente al sindaco Celani.
Poniamo una domanda: se, coerentemente a quanto in precedenza annunciato, il sindaco non ha votato la delibera sul comparto Firenze, perché allora, sempre coerentemente, non si è astenuto anche nel corso dell’approvazione di tutte le contro-osservazioni?
Poi il sindaco ci dice anche un’altra cosa: che nel 2004 – sempre per coerenza – non partecipò né alla discussione né al voto dell’atto, che allora venne presentato per la prima volta, in quanto “tra i progettisti c’era un collega di studio”. La C.L.S. di Via Indipendenza. BENE!!
Sarebbe interessante allora verificare le divergenze (se ci sono) tra il progetto presentato nel 2004 , di interesse privato (poi annullato) e quello attuale (di sedicente interesse pubblico) presentato dall’Amministrazione Comunale (a spese dei cittadini) nel 2006, rispetto al quale il sindaco, per coerenza, non partecipò al momento dell’adozione.
Come in un gioco enigmistico (aguzzate la vista) invitiamo i cittadini a trovare (se ci riusciranno) le differenze tra il progetto presentato dai costruttori privati il 7 ottobre 2005 (su sollecitazione del sindaco e dell’assessore Tega del 27.07.2005), e quello che poi è diventato un PPE di iniziativa pubblica, predisposto dall’ufficio Urbanistica comunale, nell’ottobre 2006.
Ricordiamo infine che il confronto politico è anche (e soprattutto) quello che si instaura con la città, prestando ascolto, anzitutto, alle reali necessità dei cittadini (di tutti, non di una parte), e in base a ciò impostare le scelte e l’agire dell’amministrazione.
Sotto questo aspetto attendiamo ancora il tanto sbandierato confronto partecipato sulla stesura del nuovo PRG.
Rifondazione Comunista, i Comunisti Italiani e i Verdi non accettano lezioni di coerenza e di trasparenza tanto facilmente; nella maniera più assoluta se queste provengono dal sindaco Celani.
Ultimissima domanda, a proposito del pubblico interesse: è possibile che rispetto a tale principio, nessuna, ma proprio nessuna, delle osservazioni al progetto presentate dalla Provincia, dalle Associazioni e dai cittadini non è stata degna di essere accolta dal Consiglio comunale? Incredibile coincidenza?
Su questo il sindaco potrebbe facilmente dare una risposta, dal momento che quando c’era da respingerle (tutte), la mano del nostro era ben tesa in alto».