Intesa Regione-Unione delle province

Intesa Regione-Unione delle province

La firma è avvenuta oggi tra Gian Mario Spacca e Palmiro Ucchielli

Regione e Unione delle Province (Upi) hanno individuato iniziative concordate su temi e questioni di comune interesse.
La firma è avvenuta oggi tra Gian Mario Spacca e Palmiro Ucchielli, nella sua veste di presidente dell’Upi: entrambi hanno espresso soddisfazione per questo protocollo, che segna una fase nuova nelle relazioni tra Regione e Province: una responsabilità di governo che si condivide per superare “lo sterile localismo” e dare risposte, in un ambito più vasto, ai problemi che interessano la comunità. Un approccio che interpreta il  dettato costituzionale, che individua non più una piramide dei poteri, ma assegna alle istituzioni uguale importanza, anche se con ruoli differenti. Le Province sono enti locali intermedi tra Comuni e Regioni e, quindi, devono rappresentare funzioni di area vasta. Temi privilegiati: agricoltura, turismo, difesa del suolo, ambiente, urbanistica, trasporti, formazione, politiche del lavoro. Alle Province vengono assegnate funzioni di gestione e amministrazione diretta; ma anche di programmazione, coordinamento e raccordo dell’attività degli enti locali. Alla Regione, rimangono le funzioni di programmazione, di indirizzo e coordinamento su scala regionale e interprovinciale.
Questi i punti individuati nel protocollo, su cui è avviata la collaborazione:
- redazione di una proposta di legge sulle procedure della programmazione, che tenga conto anche di quella dei fondi europei, definendo i ruoli di Province e Regione;
- attuazione del decentramento in materia agricola, con il contestuale trasferimento alle Province dei Servizi decentrati agricoltura. Il provvedimento sarà oggetto di una prossima riunione di giunta;
- attuazione del testo Unico del turismo e strutturazione dei sistemi turistici unici di ambito provinciale: iniziativa già in avanzata fase di attuazione; 
- disciplina della materia di bonifica con la redazione di una proposta di legge volta a superare i consorzi di bonifica, riconducendo alle Province le funzioni con relative risorse finanziarie e umane;
- istituzione di una cabina di regia per l’attuazione del documento relativo all’utilizzo delle risorse europee del presente periodo di programmazione;
- coordinamento di competenze tra Province e Asur, in attuazione del piano sanitario;
- ridefinizione del ruolo delle Province in materia di attività produttive;
- valorizzazione delle conferenze provinciali delle Autonomie, sedi di concertazione e coordinamento delle politiche sui vari settori;
- revisione della disciplina regionale degli Ato (Ambiti Territoriali Ottimali) in materia di risorse idriche e rifiuti: lo spirito è quello di favorire una semplificazione organizzativa, superando gli oneri rilevanti e ricorrendo agli uffici provinciali per le incombenze gestionali;
Così pure verranno affidate (sui temi dell’ambiente) alle Province funzioni in materia di parchi e riserve naturali e per quanto riguarda la tutela dei beni paesaggistici, anche per assicurare la necessaria distinzione tra tutela paesaggistica e competenze urbanistiche ed edilizie comunali.