Il pensiero è andato al giornalista Mastrogiacomo rapito qualche giorno fa
Ma il segretario del Pdci Oliviero Diliberto non ha potuto non esprimere il suo rammarico per la tragedia che vede coinvolto il giornalista italiano, Daniele Mastrogiacomo rapito nel sud dell'Afghanistan. "Quella è una tragedia vera. Bisogna, secondo me, che i sequestratori capiscano e si convincano che si tratta di un giornalista. La chiave di volta é tutta lì. Davvero la più grande solidarietà va alla famiglia, che in questi momenti starà passando ore terribili - ha aggiunto - Non credo che il suo sequestro sia da mettere in relazione con l'offensiva delle forze della coalizione. Anche questo rapimento dimostra che l'Afghanistan è un pantano assoluto, dove siamo andati quando c'era un altro governo. Ogni giorno di più - ha continuato - si dimostra che il pantano dell'Afghanistan è irrisolvibile. Credo che quanto prima si debba indire la conferenza di pace e fare in modo che l'Italia ne sia protagonista. E appena ci sarà la conferenza di pace e si saranno determinati gli assetti, via tutti dall'Afghanistan". Nel frattempo si è svolta anche una manifestazione di protesta. Acluni giovani del centro destra, con bandiere e gridando slogan, si sono radunati nei pressi nella sede della Biblioteca di Stato dove appunto era stata programmata l'iniziativa culturale. I ragazzi, però, sono stati tenuti a debita distanza dalle forze dell'ordine. I motivi della protesta sono stati illustrati in un comunicato: "La politica da lui portata avanti in questi mesi - scrivono - é una vera e propria anti politica. Da Vicenza all'odio contro Silvio Berlusconi, alle proposte sul tema del lavoro e della previdenza, Diliberto rappresenta oggi in Italia il baluardo anacronistico di una cultura politica che si fonda sulla divisione ideologica e sulla ricerca di un nemico a tutti i costi, sia esso gli Stati Uniti o Silvio Berlusconi".