Variante del prg, via libera

Variante del prg, via libera

L'ex assessore Ciabattoni: non ho mai chiesto le dimissioni del presidente

Nove voti favorevoli, un astenuto (il senatore Natali di Alleanza Nazionale) e la non partecipazione al voto dei 4 membri di minoranza del gruppo dell’Arcobaleno. Delle 37 osservazioni alla Variante presentate da cittadini e imprese nei 60 giorni utili prima della consegna alla Provincia di Ascoli, per il parere definitivo, ben 35 hanno ricevuto il via libera da parte del consiglio comunale, 32 delle quali all’unanimità. Ieri sera l’assemblea, prima di votarle in blocco, ha discusso nel merito e deliberato le ultime tre, dopo che le altre 34 erano state approvate mercoledì scorso. Di queste tre, due erano state presentate dalla minoranza dell’Arcobaleno. Entrambe le modifiche, riguardanti l’area delle Selvette e un terreno vicino al civico cimitero di proprietà della Parrocchia di Piattoni, sono state respinte dalla maggioranza, con il sindaco Rossini che ha replicato agli interventi dell’opposizione, ritenendo di sostenere il parere della non accoglibilità, espresso dal tecnico incaricato del progetto di Variante, l’arch. Giuseppe Pizza. Sulla questione della terra che torna ad essere di proprietà della Parrocchia, dopo che per errore nella Variante era rimasta fuori, si è espresso criticamente anche l’ex assessore dimissionario e ora consigliere comunale, Adelmo Ciabattoni, astenendosi sul voto, così come l’assessore Tommaso Amadio. Lo stesso Ciabattoni, in quota allo SDI-Rosa nel Pugno ha formulato critiche rispetto ad alcune scelte dell’Amministrazione Rossini, in merito all’impostazione generale del Piano, ma alla fine lo ha votato, insieme ad Amadio ( Rifondazione Comunista). Sempre Ciabattoni ha precisato e chiarito di “non aver mai chiesto le dimissioni del presidente del consiglio comunale (Domenico Re : ndr)”, nelle precedenti sedute. Nella stessa assemblea di ieri sera il consesso civico di maggioranza ha approvato una delibera, con l’astensione delle minoranze, che lascia invariate rispetto al 2006 le tariffe dell’ICI al 4,75 per mille ( aumentate invece da 50 Comuni italiani) , tariffe che come ha sottolineato il sindaco Rossini erano state già ridotte due anni fa dal Comune locale. Non si prevedono in Bilancio aumenti dell’IRPEF o di altre tasse e tariffe dei servizi pubblici di maggiore interesse per la collettività di Caste di Lama.