Regione, no tagli alla cultura

Regione, no tagli alla cultura

Chiedono di modificare l'attuale stato di cose

Lo scrivono gli assessori alla Cultura della quattro Province marchigiane: Donato Caporalini (Macerata), Olimpia Gobbi (Ascoli Piceno), Luciano Montesi (Ancona) e Simonetta Romagna (Pesaro-Urbino) in una nota indirizzata al presidente della Regione Marche, Giammario Spacca.
“Dopo anni di continui tagli alla cultura – prosegue la nota congiunta dei quattro assessori -  è inaccettabile che la Regione continui a penalizzare un settore fondamentale per la crescita civile e culturale del nostro territorio. Di questi tagli fa le spese per prima la vita culturale diffusa nel nostro territorio: il piano di settore della legge 75 (con il quale si sostengono le più importanti iniziative culturali nei settori dei musei, delle biblioteche e delle attività culturali) è ridotto a poco più di 2 milioni e settecentomila euro e subisce il taglio più pesante rispetto al 2006 (meno 1 milione e 500 mila euro!). In queste condizioni non si può operare poiché si pone in discussione il sistema stesso, già indebolito dai tagli precedenti.
Non vanno peraltro sottaciute le altre negative riduzioni che colpiscono l’attività di istituzioni, fondazioni ed enti di rilevanza regionale (le leggi 15/73, 43/90, 29/2004 e 7/93) a cui vengono sottratti complessivamente circa 160 mila euro, nonché la diminuzione di ben 130 mila euro dei fondi per “Rossini Opera Festival” e “Sferisterio Opera Festival”.
Chiediamo alla Giunta regionale – conclude la nota – di modificare questa situazione assicurando, in coerenza con il suo programma di governo, le risorse necessarie per lo sviluppo culturale delle Marche, evitando nel contempo che vengano messe in cantiere nuove iniziative senza che siano assicurate le risorse aggiuntive necessarie alla loro realizzazione, poiché ciò si traduce in un’ulteriore penalizzazione a carico delle realtà esistenti.

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