Il WWF chiede una persona qualificata e competente
Il problema denuncia Vittorio Palazzini, Presidente del WWF Marche, è in realtà rappresentato proprio dai principali partiti della maggioranza di centrosinistra (DS e Margherita) che da mesi stanno cercando attraverso l’azione diretta dei due Governatori regionali delle Marche e dell’Umbria, Spacca e Lorenzetti, di imporre al Ministero dell’Ambiente un nominativo selezionato esclusivamente secondo le vecchie logiche della spartizione partitocratica degli Enti pubblici. Le due Regioni hanno infatti da tempo proposto il nominativo dell’ex Sindaco di Norcia, esponente umbro della Margherita uscito sconfitto nelle ultime elezioni comunali, sulla base di un esclusivo accordo tra i partiti dei due Governatori regionali.
Gli Enti Locali, Province, Comunita’ Montane e Comuni, presenti nella Comunità del Parco hanno proposto in alternativa una terna di nomi selezionata solo in base alla rappresentanza territoriale.
Il WWF ricorda a tutti la valenza “nazionale” del Parco dei Sibillini e l’esigenza di individuare per questo Amministratori competenti e qualificati, da individuare fuori dalle logiche di spartizione dei partiti o dei localismi territoriali.
La nomina del Presidente del Parco nazionale, secondo quanto prevede la Legge quadro nazionale (L.N.394 del 1991) è di competenza del Ministero dell’Ambiente d’intesa con le Regioni.
Per questo il WWF sollecita l’avvio di un confronto tra i due Governatori regionali e il Ministero per individuare, anche per il Parco Nazionale dei Sibillini come sta già avvenendo con altri Parchi nazionali, un Presidente che costituisca una garanzia rispetto alle autentiche finalità dell’area naturale protetta nazionale, in particolare per la tutela del territorio, la conservazione della biodiversità e del paesaggio.
In questi ultimi anni nel comprensorio dei Sibillini sembra ripreso con vigore l’assalto al territorio, in particolare con il potenziamento delle diverse stazioni sciistiche, mentre le potenziali opportunità di sviluppo sostenibile offerte dalla presenza del Parco nazionale restano in gran parte ancora non adeguatamente valorizzate.
E’ indispensabile per questo una costruttiva e concreta collaborazione tra i diversi soggetti Istituzionali a livello nazionale, regionale e locale, con il coinvolgimento delle Università e dell’imprenditorialità attiva sul territorio nei settori dell’agricoltura e del turismo, che non trova certo nello scontro politico istituzionale in atto oggi per l’occupazione delle “poltrone” i migliori presupposti.