Ciccanti ingeneroso verso i cittadini sul piano sosta

Ciccanti ingeneroso verso i cittadini sul piano sosta

Il campanello d'allarme non deve rimanere inascoltato

Lo dichiara in una nota il segretario comunale della Democrazia Cristiana, Francesco Petrelli.
"Il senatore Ciccanti - prosegue – sicuramente più impegnato a Roma che ad Ascoli, come è giusto che sia, se veramente ha reso quella dichiarazione, forse non ha prestato mai la dovuta attenzione alla collettività delle proteste finora innalzatesi sul piano sosta, o forse ha in mente di varare un referendum cittadino sulla questione dei parcheggi. Non più tardi dello scorso 8 dicembre, esponenti del suo partito l’Udc “ruppero gli indugi con una iniziativa di grosso spessore politico”. Il dottor Manes, Onori e l'avvocato Falciani, con il seguente avallo dei 4 assessori, Marcucci, Viscione, Lattanzi e Celani, presentarono un documento nel quale prendevano le distanze da un possibile ricorso in appello del Comune contro le sentenze del giudice di pace che ha annullato le multe comminate dalla Saba per lo sforamento dell'orario di sosta”.
“Una iniziativa – ha ricordato Petrelli - che Manes definì giustamente “non essere contro la giunta di cui facciamo lealmente parte, ma serve solo a dimostrare che questa parte politica ha a cuore i problemi dei cittadini che di fronte alla vicenda delle multe presentano segni di chiara insofferenza”. Sempre secondo Manes l’iniziativa era “un campanello di allarme che lanciamo alla giunta, invitando il sindaco e l'assessore Natali a tirare fuori dal cassetto gli ordini del giorno e a discuterli in consiglio comunale”.
“Purtroppo – ha concluso l’esponente della Nuova Dc di Gianfranco Rotondi – quel campanello d’allarme è rimasto inascoltato ed a tutto danno dei cittadini si è perso ulteriore tempo. Chiedere ora che i cittadini si facciano sentire, come se il loro parere finora non fosse ben chiaro, comporterebbe un ulteriore perdita di tempo sempre a tutto danno degli stessi cittadini. Invece, alla luce del criterio base fissato dalla Cassazione secondo, l’intera Amministrazione e Consiglio comunale di Ascoli (minoranza inclusa), magari proprio partendo da un iniziativa di prestigio del senatore Ciccanti e dell’Udc, intervenga immediatamente sul Sindaco, affinché tenga quantomeno fede a tener fede, se non altro, sia all’ordine del giorno del giugno scorso sulle modifiche alla convenzione, sia all’impegno della Giunta, di cui fanno parte pure i 4 assessori dell’Udc, a non procedere all’istituzione di altre zone blu senza una specifica approvazione del Consiglio comunale”.