Ascoli Piceno – La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli aderisce al Manifesto per la Ferrovia Salaria, l’opera che può legare fra loro i territori del Centro Italia, dal Tirreno all’Adriatico, attraverso l’Appennino, le città d’arte, i borghi storici e le bellezze naturali di due parchi nazionali.
La scelta di aderire, condivisa dal Consiglio di amministrazione nel corso della riunione del 30 marzo scorso, è coerente con gli sforzi, triplicati dopo il terremoto del 2016, che la Fondazione continua a mettere in campo per il rilancio sociale ed economico dell’Appennino. Un territorio così profondamente segnato dagli eventi sismici, che hanno aggravato l’endemica tendenza allo spopolamento, e all’invecchiamento della popolazione. Il rischio, com’è noto, è il lento e inesorabile declino, e conseguente scomparsa, di quella identità così preziosa che è caratteristica peculiare delle comunità montane.
La Fondazione contrasta con tutto quanto è in suo potere questa tendenza negativa.
Vanno in questa direzione, in particolar modo, tutte le progettualità di sviluppo del turismo, della enogastronomia, di formazione in sinergia con le Università, di sostegno al Terzo settore, della creazione di nuove opportunità di lavoro, del recupero di luoghi simbolo della montagna come il rifugio Zilioli ed il rifugio Sibilla, in corso di realizzazione grazie al Masterplan terremoto, un piano di rilancio da sei milioni di euro indotti sul territorio appenninico dalla Fondazione.
Da ultimo, la Fondazione Carisap ha partecipato e si è aggiudicata il bando nazionale Progetto Appennino proposto da anni e con straordinario successo dalla Fondazione Garrone, proponendo un nuovo modello di riqualificazione delle terre alte che nei prossimi mesi porterà alla nascita di giovani imprese, al consolidamento di quelle esistenti e alla sinergia tra loro, mettendo in rete competenze e risorse per estendere il valore di un’imprenditorialità sostenibile a favore dello sviluppo complessivo del territorio e della comunità.
La Ferrovia dei due Mari non potrebbe che accrescere, in modo esponenziale, le positive ricadute delle progettualità e degli interventi in atto.