Così sottolinea l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Francesco Baldelli che entra nel merito: “La Regione Marche ha stanziato 5,7 milioni di euro da investire per la progettazione di opere e infrastrutture. Un vero cambio di passo perché la Regione, da oltre 10 anni, non finanziava progetti di infrastrutture e non aveva quindi alcuna visione per il futuro. Senza progetti, inoltre, è di fatto impossibile ottenere finanziamenti, poiché gran parte dei fondi comunitari e nazionali vengono assegnati solo per opere e infrastrutture già in stato avanzato di progettazione e quindi cantierabili in breve tempo. È stata proprio la mancanza di progetti uno dei motivi del ritardo infrastrutturale in cui si trovano ormai da troppo tempo le Marche.
Le ultime amministrazioni hanno completamente trascurato questa voce di bilancio, che l'attuale giunta e la maggioranza consiliare hanno invece deciso di prevedere nuovamente. Peraltro, la mancata condivisione, da parte del governo, sulla scelta delle opere da finanziare con il Recovery Fund desta notevoli preoccupazioni. Anche per questo ci stiamo attrezzando.
E così, dopo 10 anni di letargo, la Regione Marche torna finalmente a mettere mano agli elaborati progettuali, con l'obiettivo di creare progressivamente un sistema interconnesso e intermodale di strade, ferrovie e ciclabili che faccia dialogare le Marche con tutto il centro Italia e con le principali direttive nazionali ed internazionali. Partendo da porto, aeroporto e interporto, che dovranno diventare i principali punti di snodo da cui si dipanerà tutta la rete di trasporto regionale. L'obiettivo è collegare costa e entroterra senza soluzione di continuità tramite la Pedemontana delle Marche e il sistema delle intervallive. Oltre ai 5,7 milioni di euro per la progettazione - prosegue l'assessore Baldelli - sono stanziati in bilancio 70 milioni di euro per realizzare nuove strade e piste ciclabili e ulteriori 20 milioni per la manutenzione delle esistenti”.
Tra le deleghe dell'assessore Baldelli, anche l'Edilizia ospedaliera: “Alle risorse destinate dallo Stato abbiamo aggiunto, già in questa prima fase, 12 milioni di euro della Regione per l'adeguamento delle strutture sanitarie ed ospedaliere. L'esperienza del Covid-19 ha mostrato la necessità di rivedere l'organizzazione sanitaria ed ospedaliera delle Marche, che è collassata durante la pandemia della scorsa primavera.
Così, a poche settimane dal suo insediamento, questa Giunta ha bloccato la previsione degli ospedali unici che ha spogliato l'entroterra marchigiano dei suoi nosocomi, con la lesione del diritto alla salute dei suoi abitanti. La riorganizzazione sanitaria, dunque, non potrà più dimenticare la manutenzione e riqualificazione degli ospedali esistenti, che devono tornare ad essere strutturalmente sicuri.
Per questo la Giunta regionale ha voluto aggiungere risorse proprie che serviranno anche a riportare servizi primari nelle aree interne, nell’ottica di un riequilibrio territoriale di cui si gioveranno sia l’entroterra, sia la costa. Nella nostra visione, gli ospedali delle aree interne dovranno fungere da filtro alle strutture principali poste sulla costa che, in alcuni territori, hanno necessità di essere potenziate o rinnovate anche strutturalmente”.