La Giunta Comunale con
deliberazione del 01 aprile ha formulato i primi indirizzi per
individuare la platea dei beneficiari dei buoni spesa e con
Determinazione del 17/04/2020 la Dirigente del Settore Servizi
Sociali ha preso atto dell’elenco dei beneficiari dei buoni spesa;
viste le somme residuate si è connotato come doveroso un secondo
avviso, prevedendo con la Delibera di Giunta del 17 aprile di
ampliare la platea dei beneficiari, permettendo così l’accesso
alla domanda a coloro che abbiano comunque ricevuto nocumento
economico nella fase di emergenza sanitaria.
L'Amministrazione Comunale di Ascoli intende sostenere le giovani coppie e le famiglie con figli in tenera età, per rendere sempre di più Ascoli città accogliente per chi si accinga a scegliere dove vivere nel momento in cui costruisce una nuova famiglia e per favorire la presenza di giovani che ricevano l'educazione scolastica e la formazione in città, diventando futuri consapevoli cittadini ascolani.
Ciò deve attuarsi con politiche giovanili di medio e lungo periodo; ma oggi a queste famiglie serve sostegno immediato per fronteggiare l'imprevedibile attuale emergenza economica, che ha sorpreso tutti.
Pertanto, come Gruppo consiliare “Insieme a Fioravanti per Ascoli“ abbiamo presentato una mozione per chiedere che l'Amministrazione Comunale con urgenza destini le economie risultanti dal secondo avviso relativo ai "buoni spesa covid 19", ovvero in ogni caso destini specifiche risorse di bilancio destinate al post COVD 19, in favore delle esigenze della prima infanzia (0 – 3 anni), affinchè i genitori ricevano buoni spesa per acquistare alimenti, pannolini, creme e simili.
Chiediamo che questi buoni spesa siano riconosciuti a quei nuclei familiari che stanno subendo le più severe conseguenze economiche in seguito all'emergenza epidemiologica.
Siamo convinti che debba giungere sin da subito il sostegno della Amministrazione comunale ai genitori che oggi educano le future generazioni di ascolani, con le scuole chiuse, la didattica svolta a distanza e che a causa delle obbligate limitazioni negli spostamenti non possano contare sulle proprie entrate lavorative.