Ascoli - Ascolto & Partecipazione ha illustrato quanto realizzato dal punto di vista associativo dalla sua costituzione e ha individuato criticità nell'amministrazione del sindaco Fioravanti sintetizzate in altrettante interrogazioni presentate in Consiglio comunale insieme a concrete proposte all'insegna della democrazia partecipativa, leit motiv della nascita stessa dell'Associazione poi trasformatsi nell'”unica vera lista civica”, dicono Emidio Nardini e Antonio Canzian, al momento di presentarsi alle elezioni con più che soddisfacente risultato elettorale dovuto ad un modo nuovo di fare politica tramite il dialogo con i cittadini su temi cruciali della città. E dal rapporto iniziato sul tema della democrazia partecipativa con il prof. Carlo Di Marco dell'Università di Teramo è nato un seminario che ha avuto un ottimo riscontro.
Nascono da questa base e da un lavoro cospicuo di diversi mesi la mozione rivolta al Consiglio comunale per un cambiamento del regolamento comunale che doveva in realtà essere cambiato da tempo perché quello in vigore era stato fatto da un Commissario. E lo stesso tema della democrazia partecipativa, discusso ampiamente con esempi provenienti dal Comune di Grottammare in un affollato incontro nella Sala della Ragione aveva ottenuto attenzione ed apertura anche dal sindaco Marco Fioravanti. “Ora - dicono Canzian e Nardini – avendo presentato lo scorso dicembre la richiesta di modifica del regolamento comunale ci aspettiamo che il Presidente del Consiglio ponga all'ordine del giorno entro un mese il punto in Consiglio comunale.
“Se fossi io il Sindaco – dice Nardini – vorrei immediatamente mettere in atto i metodi della democrazia partecipativa, perché condividendo con i cittadini tante problematiche della città di fatto il Sindaco diminuirebbe di molto le proprie responsabilità.”
Tra i temi cruciali sottolineati dai due consiglieri comunali di Ascolto & Partecipazione: e la sicurezza delle scuole e la mancata ricostruzione, tutta la vicenda sanitaria che ruota intorno all'ospedale unico, la vicenda dei poarcheggi e la perdita del ruolo di capoluogo di Ascoli Piceno che passa ad esempio con la scelta criticata da A&P della delocalizzazione del Liceo Musicale dal Francesco Stabili di Ascoli a san benedetto del Tronto, nonostante ad Ascoli Piceno ci siano realtà come lo Spontini. La giustificazione della Provincia sarebbe dovuta al fatto che non ci sono aule a causa del terremoto, in realtà dal 2020 questo non sarebbe più vero. La critica, pur sapendo che quel tipo di scuola è di competenza della Provincia, “purtuttavia - dicono Canzian e Nardini – Il sindaco di Ascoli Piceno doveva impegnarsi a non far perdere ai propri cittadini quella struttura. E rimarcano un fatto grave, cioè che il sindaco Fioravanti non conoscesse affatto questa vicenda. Eppure in Consiglio provinciale sui banchi dell'opposizione siede la consigliera di centrodestra Piera Seghetti. Ci si chiede cosa faccia costei nel proprio ruolo istituzionale e il Sindaco dovrebbe chiederne conto.
Da Ascolto & Partecipazione si chiede trasparenza su tanti temi che invece si apprendono (dicono i due consiglieri comunali) solo dai giornali come nel caso del famigerato project financing per la ricostruzione delle scuole che ora pare completamente affossato. Non si sa neppure alcunché circa gli incarichi sulla vulnerabilità sismica delle stesse scuole, se siano stati affidati gli incarichi o meno.
“E sui parcheggi ormai pare evidente che di acquisto non se ne parli più – dice A & P - dopo essere invece stati sbandierati in campagna elettorale. E quindi si eviti di andare in 5 assessori ad inaugurare 25 posti auto a San Pietro in Castello. Non hanno altro da fare questi amministratori?”.
“Poi sulla sanità – dice Antonio Canzian – non è con le esternazioni giornalistiche che si risolvono le situazioni. Un ente parla per atti: che la giunta inviti il Presidente della Regione sul tema dell'ospedale unico e della sanità in genere con una precisa delibera ad un incontro”.
E sulla gestione della Conferenza dei Sindaci sulla Sanità Ascolto & Partecipazione ritiene corrento che ci si esprima con il voto ponderale. Attualmente i 300 abitanti di Palmiano contano come i 48 mila di Ascoli Piceno o San benedetto del Tronto. “Tra l'altro – puntualizza Nardini – non si cosce alcun piano di fattibilità sulla realizzazione dell'ospedale unico. Andrebbe fatta un'analisi costi benefici come insegnano le buone pratiche in ogni progetto strategico”.
E per il recupero degli abitanti alla città – dicono Canzian e Nardini - occorre finirla con il decentramento di attività verso est. Non saranno i ponti sul Tronto a riportare abitanti al centro storico o altre strutture che si realizzeranno oltre l'asse centrale davanti all'ospedale Mazzoni a Monticelli.