La Regione Marche incarica l’Avvocatura regionale per un’azione contro gli amministratori del Centro Agro-Alimentare del Piceno

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La Regione Marche incarica l’Avvocatura regionale per un’azione contro gli amministratori del Centro Agro-Alimentare del Piceno

Nel 2012 ha deliberato la dismissione della propria quota, in quanto non strategica ai fini istituzionali (secondo le normative in vigore). Non avendo la maggioranza delle azioni, non poteva procedere alla liquidazione, optando per un percorso di alienazione della propria partecipazione. 

Ancona - La Giunta regionale ha dato mandato all’Avvocatura della Regione Marche per avviare un’azione di responsabilità e ogni altra azione comunque necessaria per la tutela dell’amministrazione regionale nei confronti degli amministratori, attuali e passati, del Centro Agro-Alimentare Piceno. La delibera, approvata oggi dalla Giunta regionale, evidenzia che la Società per azioni si trova in una situazione di paralisi operativa e, a parere dello stesso Collegio sindacale, passibile di messa in liquidazione. La Regione detiene il 33,87% del pacchetto azionario (pari a un valore di 2,5 milioni di euro al luglio del 2012).


Nel 2012 ha deliberato la dismissione della propria quota, in quanto non strategica ai fini istituzionali (secondo le normative in vigore). Non avendo la maggioranza delle azioni, non poteva procedere alla liquidazione, optando per un percorso di alienazione della propria partecipazione. Il recesso non è mai stato contestato dalla società. Ancora oggi - riporta la deliberazione della Giunta regionale - le quote non sono state rimborsate e non è stato approvato il bilancio di esercizio del 2018. Il mandato conferito all’Avvocatura mira ad accertare eventuali responsabilità degli amministratori, per procedere nei loro confronti, allo scopo di rivalersi delle perdite del valore del capitale “data la necessità di garantire la corretta remunerazione del capitale sociale della Regione”.

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