Ascoli - Nella serata di venerdì 31 maggio, si è riunita l’Unione Comunale del Partito Democratico di Ascoli Piceno, per discutere la situazione politica cittadina in vista del ballottaggio del prossimo 9 giugno.
Al termine del dibattito si è arrivati unanimemente a due conclusioni che indicano la direzione che il Partito si dà:
- Un Partito che si definisce – ed è – democratico, costituzionale e antifascista, non può e non deve suggerire ai propri iscritti, simpatizzanti ed elettori, di disertare le urne, qualsiasi ne sia il motivo, ricordando i tanti protagonisti della Resistenza, il cui sacrificio permette oggi la possibilità di esprimere in libertà il proprio voto e richiamando i valori dettati dall’articolo 48 della Costituzione, che recita: «Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico»;
- Nel ribadire che non c’è stato, non c’è e non ci sarà accordo e condivisione di rapporti politici con i candidati alla carica di sindaco che rappresentano, ciascuno a suo modo, le forze della destra ascolana, il Partito Democratico di Ascoli invita tutti i cittadini a comportarsi secondo coscienza e in piena libertà nel segreto dell’urna.
Qualsiasi altro atteggiamento discordante da queste decisioni unanimi e qualsivoglia indicazione di voto sono da intendersi esclusivamente a titolo personale e non rappresentano il sentimento, la volontà della comunità democratica di Ascoli e il progetto politico alternativo di centrosinistra che vogliamo presentare ai cittadini da qui ai prossimi cinque anni.