Abramo Levato, direttore generale di Hp Composites 'ci mette la faccia' per aiutare il progetto di Marco Fioravanti

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Abramo Levato, direttore generale di Hp Composites 'ci mette la faccia' per aiutare il progetto di Marco Fioravanti

Il manager del carbonio si candida nella lista 'Insieme a Fioravanti per Ascoliì'. È importante verticalizzare tutte le esperienze in modo collaudato nei diversi settori. 'Se uno ha la possibilità di dare un contributo nel far sorridere anche altre persone  - dice Levato - creando posti di lavoro, non ci si può tirare indietro'.

Ascoli - Nel battage elettorale di questi giorni, caratterizzato da un esercito di candidati in lizza, emerge un fatto inedito: un rappresentante di un gruppo industriale di rilievo come HP Composites si mette in discussione mettendoci la faccia. Si tratta dell’ingegnere Abramo Levato, direttore generale dell’azienda che è tra i leader europei nel settore dei materiali compositi ed è impegnata a fornire le più importanti case automobilistiche nazionali ed internazionali e il settore aeronautico. Nella nostra zona industriale, che vede molti stabilimenti chiusi, rappresenta la controtendenza. Si assumono nuovi dipendenti, si fa alta formazione per le competenze proprie nel settore del carbonio e arrivano a formarsi tecnici ed ingegneri anche dall’estero. 

Capirete che una presenza del genere nella lista “Insieme a Fioravanti per Ascoli” rappresenti un unicum. L’ingegner Levato, tra l’altro, fa parte del direttivo nel comparto metalmeccanico di Confindustria Centro Adriatico. 

Ricambio i ringraziamenti di Marco Fioravanti per avermi dato questa possibilità - dice Abramo LevatoQuesto è un po’ il preludio e l’opportunità per poter capitalizzare le esperienze maturare nel corso degli ultimi anni. La presa di coscienza di poter rendere attrattivo un territorio non solo perché è bello (Ascoli è bellissima), ma anche perché ci sono delle competenze. La chiave di volta del successo è anche abbastanza evidente che possa essere rappresentata tramite la creazione di competenze. Si parla di sviluppo industriale di creazione di lavoro che non a caso è al primo punto del programma elettorale del centrodestra nella persona di Marco Fioravanti. Il lavoro si crea se ci sono competenze. - continua l’ingegner Levato - È imprescindibile il connubio tra formazione, istruzione creazione delle competenze per poi essere capitalizzate nello sbocco industriale.

Nel gruppo di presidenza di Confindustria e nel settore metalmeccanico abbiamo affrontato questi temi: gli industriali del territorio lamentano la carenza di figure professionali che possano avere le competenze per utilizzare nell’ambito di ciascun settore industriale. Quindi c’è la possibilità di istituire ad Ascoli Piceno un ITS (Istituti Tecnici Superiori) e nella Marche ce ne sono 4 attualmente. Ora noi, per la nicchia che rappresento, ci siamo rivolti, tramite l’Istituto tecnico Fermi di Ascoli, all’ITS di Recanati per fare un corso di formazione sui materiali innovativi e sulle tecnologie. Ci sono diverse dimostrazioni che su Ascoli si può lavorare bene: ci sono degli imprenditori che sono venuti da fuori perché qui hanno trovato competenze che non debbono però restare fine a sé stesse, ma occorre svilupparle per rendere attrattivo il territorio. Come farlo? Abbiamo coinvolto le università, stiamo costruendo dei master, Ascoli ormai non è più associata a quella che è la tradizione che deve rimanere perché è il volano del turismo 4.0 di cui parla il programma. Di potenzialità ce ne è veramente molta
”.

È importante verticalizzare tutte le esperienze in modo collaudato nei diversi settori.

E l’ingegnere Abramo Levato poi parla di “coniugare il lavoro dei vari assessorati con le industrie e con le società di lavoro interinali per captare ulteriori possibilità, così con la Regione sulla quale tra 11 mesi si giocherà - dice Levato – una partita fondamentale pe la stessa Regione e per Ascoli Piceno. Non è stato un caso quello di voler creare quella Formula E ad Ascoli Piceno perché ormai la città non è più soltanto territorio di tradizioni ma anche di tecnologia e innovazione. Si vincono con gli studenti dell’ITI di Ascoli degli importanti riconoscimenti quindi c’è veramente un nucleo propositivo e costruttivo e un potenziale magari nascosto che con il giusto concime potrebbe produrre dei boschi verdi. Quindi io a questo punto ho deciso di metterci la faccia. Si sente parlare di politica del cambiamento, magari metto a repentaglio l’armonia familiare, perché comunque questa è una sfida che dal punto di vista sociale: se uno ha la possibilità di dare un contributo nel far sorridere anche altre persone creando posti di lavoro, non ci si può tirare indietro”.