Il vice premier Luigi Di Maio ride delle domande che gli si pongono, in realtà non capisce di cosa si sta parlando

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Il vice premier Luigi Di Maio ride delle domande che gli si pongono, in realtà non capisce di cosa si sta parlando

L'interrogazione, posta al presidente del Consiglio Conte dall'on. Giorgia Latini, chiede se il Governo italiano si attiverà presso l'Unione Europea per ottenere la deroga sulla concorrenza per l'emergenza terremoto nel centro Italia, quindi anche per il Piceno, permettendo di far lavorare alla ricostruzione soltanto le imprese di questi territori. E' un tema posto da diversi mesi da Marco Fioravanti e ripreso ad Arquata del Tronto da Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil.

Oggi ad Ascoli Piceno è arrivato il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio (M5S) e gli abbiamo posto una domanda circa un tema che, sollevato da alcuni mesi dal presidente del Consiglio comunale, ora candidato sindaco, Marco Fioravanti, è stato fatto proprio dall’on. Giorgia Latini (lega), vice presidente della Commissione Cultura della Camera, con un’interrogazione presentata al presidente del Consiglio. Si tratta della richiesta di deroga alla legge sulla concorrenza dell’Unione Europea che permetterebbe di far lavorare le imprese del territorio del cratere sismico sulla ricostruzione, con la diretta conseguenza di creare nuova economia e sviluppo, la creazione di nuovi posti di lavoro e l’accelerazione delle procedure di ricostruzione. 

Siamo davvero rimasti sorpresi dall’atteggiamento arrogante del vice premier Di Maio che ci ha di fatto irriso (dimenticando che “risus abundat in ore stultorum”, traducendo il sorriso abbonda sulla bocca degli stolti). D’altro canto, l’incontro con la stampa era già iniziato male con un’intervista esclusiva concessa ad una tv privata mentre tutti noi di giornali e delle altre televisioni siamo rimasti ad attendere e posti a lavorare nella consueta ressa.

Potete vedere da questo filmato la risposta del vice premier Di Maio che, di fatto, risponde con lo “Sblocca cantieri” dimostrando di non aver compreso assolutamente il tema che gli era stato posto.

 

Dopo questa interrogazione parlamentare su un tema che aveva ripreso in una recente visita ad Arquata del Tronto il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini, che aveva invocato “leggi speciali” per risolvere i problemi della ricostruzione e delle aree interne, noi siamo andati ad approfondire parlando con ufficiali della Guardia di Finanza, con magistrati di elevato rango giuridico che allo stesso modo hanno evidenziato che, sollevando questo caso, si sta creando un’evoluzione nel diritto comunitario. Ma per Di Maio, figuriamoci.

 

Perché è stata fatta un’interrogazione? Ma è semplice e ve lo vogliamo proporre con un esempio comprensibile. Per entrare in casa d’altri normalmente si bussa prima di entrare e si chiede premesso. Allo stesso modo il Governo italiano nel momento in cui pensa di avere situazioni d’emergenza deve chiedere alla Commissione Europea se questo caso può essere accolto e quindi successivamente, con il placet dell’Unione Europea può legiferare senza tener conto dei dettami della legge sulla concorrenza europea. Di fatto la deroga da questa legge va a superare anche il Codice degli appalti.

 

Cosa significa per la nostra ricostruzione qualora (e con molta probabilità verrebbe accolta) la deroga entrasse in funzione? Accade che ad esempio le imprese locali potrebbero lavorare sia per gli appalti pubblici che per quelli privati senza dover essere soggetti a quella giungla di leggi, leggine, circolari e ordinanze che stanno bloccando tutto e senza il rispetto delle soglie economiche. Per dirla ancora meglio, facciamo l’esempio della Quadrilatero che si è bloccata per una crisi finanziaria di una grande impresa, l’Astaldi Spa, e che ora riprenderà dopo aver creato però nelle aziende fornitrici, gran parte marchigiane, 40 milioni di debiti.

 

Ora se fossero state direttamente le imprese locali in regime di deroga non sarebbe stato necessario fare una gara di tipo europeo invitando ditte da ogni dove e molto probabilmente non si sarebbero messe a rischio queste imprese che vantano 40 milioni di euro di pagamenti che non si sa quando arriveranno e se arriveranno. Ma tutto questo per il ministro Di Maio sono “trovate elettorali”.

 Il consiglio è quello di maggiore umiltà, senza imparare a memoria le risposte per i punti della relazione del presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini.

 È tra l’atro un fatto che sullo “Sblocca cantieri” arrivano critiche da ogni dove. E proprio oggi, il presidente dell’Ance di Confindustria di Ascoli Piceno, Massimo Ubaldi, ha lasciato nelle mani del ministro Di Maio un documento con diversi suggerimenti per eliminare varie complicazioni presenti in questa legge, da consegnare al sottosegretario Crimi che si occupa della ricostruzione.