Il ministro Bonisoli, a sostegno del candidato sindaco M5S Massimo Tamburri, lancia il marchio di qualità territoriale per il Piceno

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Il ministro Bonisoli, a sostegno del candidato sindaco M5S Massimo Tamburri, lancia il marchio di qualità territoriale per il Piceno

Daniela Tisi: 'Il programma politico-culturale del ministero è mettere il territorio come quello ascolano al centro della politica culturale. Significa che viene dato grande spazio e un certo rilievo a tutti quei siti culturali fuori dai grandi flussi grazie ad uno strumento come la Commissione ministeriale. Il paesaggio, le piccole chiese, i piccoli musei sono tanti gioielli incastonati che hanno bisogno di fare sistema e fare rete per essere valorizzati'. 

Ascoli – A dar man forte al candidato sindaco Massimo Tamburri per il Movimento 5 Stelle arriva ad Ascoli il ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli che attraversa le Marche da sud a nord.  

“E’ la prima volta che vengo ad Ascoli Piceno, sono molto contento e ringrazio tutti per l’invito.

È un segnale del Movimento che sta al governo in questo momento. È il momento di confrontarci con chi vive quotidianamente tutta una serie di situazioni, di criticità o di opportunità – dice Bonisoli – è importante avere questi momenti di confronto. Daniela Tisi (marchigiana, consigliere del ministro) mi ha raccomandato caldamente questo passaggio nelle Marche, mi sta dando una mano importante su un tema cardine: l’evoluzione della politica dei musei statali. In passato si è data un’eccessiva autonomia ad alcune istituzioni museali che rimangono che però fanno parte del patrimonio statale e non possono comportarsi come fossero un privato. Ma a Daniela ho chiesto di darmi una mano su un altro aspetto: c’è una grande discriminazione dei grandi musei rispetto a quelli che grandi non sono”.

 

“In realtà in Italia i flussi turistici sono concentrati in cinque regioni: poche mete che raccolgono la metà dei visitatori che vengono nel nostro paese – continua Bonisoli – L’Italia ha grande attrazione turistica ma le persone sono attratte dai grandi poli come Venezia, Roma e Firenze, in parte Milano, poi Torino e Napoli. Con sei, sette o otto realtà museali fai quasi la metà dei visitatori nel Paese. E regioni come le Marche sono penalizzate perché non sono negli assi di grande flusso turistico”. Il ministro Bonisoli ha criticato la mancanza di sviluppo del polo aeroportuale per modificare il flusso turistico. Ora non dobbiamo inventarci niente, occorre mettere insieme quello che c’è: musei, chiese, siti archeologici che da soli non avrebbero grande forza ma insieme avrebbero una maggiore forza comunicativa ed attrattiva”.

 

“Il programma politico-culturale del ministero è mettere il territorio come quello ascolano al centro della politica culturale – spiega Daniela Tisi – Significa che viene dato grande spazio e un certo rilievo a tutti quei siti culturali fuori dai grandi flussi grazie ad uno strumento come la Commissione ministeriale che vuole studiare una possibile forma di gestione del nostro patrimonio culturale in modo sinergico e integrato come reti museali e sistemi territoriali. Il paesaggio, le piccole chiese, i piccoli musei sono tanti gioielli incastonati che hanno bisogno di fare sistema e fare rete per essere valorizzati. La Commissione sta studiando uno strumento che è il per il Piceno e le Marche un marchio di qualità territoriale, fare rete, fare sistema per presentare il territorio”.

 

“Per Ascoli e il suo territorio – continua Daniela Tisi – c’è una collaborazione con il Museo delle Civiltà dell’Alto Medioevo di Roma che custodisce parte del Tesoro, dei reperti archeologici dei Longobardi, stiamo progettando linee di valorizzazione della città di Ascoli attraverso i Longobardi. E’ progettata con forme di collaborazione come scambi temporanei, nel contempo valorizziamo il territorio di riferimento riattivando i luoghi e il territorio da cui i tesori sono venuti, con la possibilità di una ripresa degli scavi a Castel Trosino, stiamo studiando diverse ipotesi. Bisogna mettere al centro i territori dando loro i giusti spazi, i musei possono rendere molto attrattivi per tutto il territorio”.

“E’ un grande piacere ed un grande onore che il Ministro sia qui – afferma Massimo Tamburri – Ha grande rilievo per noi la cultura, purtroppo non sa fare rete. Il nostro centro storico ha infiniti punti di interesse che però sono abbandonati; abbiamo anche problemi di ricettività, che potrebbero essere ovviati lavorando con San Benedetto. Dobbiamo mettere in rete le proposte culturali, dopo un lavoro di connessione interna dobbiamo creare una connessione esterna costruendo una reputazione adeguata della nostra città comunicandola in maniera adeguata. Ad esempio tra le progettualità potremo fare di Ascoli e di piazza Arringo un piccolo Louvre: c’è il Museo Diocesano, il Museo Archeologico e la Pinacoteca tutti concentrati a pochi metri di distanza, occorre metterli su un percorso culturale unico per i turisti”.