La squadra. Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia con l'appoggio di 7 liste civiche: Forza Ascoli, Cittadini in Comune, Noi Siamo Ascoli, Per Ascoli, Insieme per Ascoli, Ascoli Nel Futuro, Noi Ascoli. Berlusconi ha deciso che il simbolo di Forza Italia vada al candidato sindaco Marco Fioravanti scelto dal tavolo nazionale.
Ascoli – Varata la nave del centrodestra unito con il timone affidato dal tavolo nazionale al “nocchiero” Marco Fioravanti. Con lui un equipaggio numeroso: Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia con 7 liste civiche ( Forza Ascoli, Cittadini in Comune, Noi Siamo Ascoli, Per Ascoli, Insieme per Ascoli, Ascoli Nel Futuro, Noi Ascoli) e due “sorprese” che, dicono dal coordinamento di Fioravanti, si aggiungeranno a breve. Oggi era la giornata dedicata ai partiti nazionali mentre le liste civiche si presenteranno ai cittadini ascolani nei prossimi giorni.
“Il mio atteggiamento è quello di mettermi al servizio e in condivisione per avere una squadra forte – dice Marco Fioravanti – perché per risolvere e dare una prospettiva alle tante difficoltà diffuse per la crisi economica e per quello che ha comportato il terremoto ad Ascoli serve una squadra forte con la capacità di tradurre le difficoltà e le esigenze delle persone in proposta politica positiva. Credo in un atteggiamento di costante relazione con la città con le associazioni, con i partiti e le liste civiche che compongono la coalizione. Sottolineo il fatto che oggi abbiamo un centrodestra unito, un aspetto importante. Vorrei ringraziare Andrea Antonini e con lui tutto il movimento della Lega per l'atteggiamento che ha assunto in questa fase”.
“Noi abbiamo fatto ben poco – dice Andrea Antonini – abbiamo rispettato un patto che a livello nazionale il partito a chiuso con le altre due forze alleate della coalizione, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Dico con sincerità che tutti noi, la base della Lega spinti da questo Tsunami Salvini a livello nazionale avevamo delle attese, delle aspirazioni legittime ad esprimere il candidato sindaco. Ma viste le riflessioni e le scelte fatte a livello nazionale che assicurava la partecipazione di tutte e tre le forze del centrodestra quindi in maniera serena e leale abbiamo considerato che la cosa migliore era accettare il patto e quindi di appoggiare Marco Fioravanti, appoggiare la coalizione per il bene del centrodestra, di una scelta che comunque parte da lontano, da vent'anni. Marco ha il vantaggio di essere una persona giovane, sa interpretare le esigenze della contemporaneità per portare Ascoli ad un livello successivo.”
Poi Antonini ha detto chiaro che non si candiderà, “farà un passo di lato, per far crescere le tante persone ed energie che ci sono nella Lega locale e che debbono crescere e fare esperienza”.
Il giro di boa di questa giornata, il leit moiv che ha giocato nel dibattito politico del centrodestra un ruolo da roulette russa era la scelta di Forza Italia e su quale posizione sarebbe atterrato il simbolo de partito.
E' stato Filippo Olivieri, delegato dal commissario regionale Marcello Fiori per questa presentazione ufficiale a dire come stanno le cose. “E' stato personalmente il presidente Silvio Berlusconi a decidere a chi affidare il simbolo del partito, cioè a fianco del candidato sindaco Marco Fioravanti che stato scelto dal tavolo nazionale. Sarà compito del commissario regionale quello di formare la lista ad Ascoli Piceno. Mantenere il capoluogo piceno a guida centrodestra è vitale dal punto di vista delle crescita economica d tutto il territorio”.
“Ascoli è una città complicata – dice Carlo Ciccioli, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia – e sono comprensibili le aspirazioni di molte personalità politiche nel centrodestra ascolano, ma questo è solo un primo campionato, poi se ne giocheranno altri altrettanto importanti: quello regionale e quello nazionale. E su queste considerazioni che faccio un appello a Piero Celani perché torni a far parte della squadra”.
Ancora più diretto il vice sindaco di Acquasanta e consigliere provinciale di Fratelli d'Italia, Luigi Capriotti: “ Marco l’ho visto crescere in casa perché era amico di mio figlio e spero che la vittoria di Marco sia la vittoria di Ascoli e di tutto il centrodestra che possa costituire un trampolino per conquistare in seguito la regione”.
“Ripartiamo dai progetti che sono in cantiere e che ci prendiamo l’impegno di portare avanti e realizzarli. Il sisma è stato oltre che un freno psicologico e sociale ma anche lavorativo. Ripartiamo da rendere le scuole sicure, – dice Marco Fioravanti – vogliamo il rilancio del centro storico incentivando nuove aperture in centro senza dimenticare chi ha lottato per rimanere aperto in questi anni. Sul lavoro pensiamo a due tipi di interventi: attrarre insediamenti esterni e sostenere chi già investe. Poi c'è la ricostruzione che può ridare fiato al territorio ma qui dobbiamo lavorare perché si ottenga a livello di Governo nazionale una deroga alla legge europea sulla concorrenza: solo facendo lavorare le imprese, gli artigiani del piceno possiamo avere due vantaggi rilanciare lo sviluppo locale che avrà un riflesso positivo anche sul commercio e contrastare le infiltrazioni mafiose. Sono contento che abbia abbracciato questa idea che sto portando avanti da tempo anche il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini che ne ha parlato durante la recente visita ad Arquata del Tronto.
C'è poi una battaglia da portare avanti ed è quella di bloccare l’idea del presidente della Regione Ceriscioli di fare l’Ospedale Unico a Spinetoli privando Ascoli del suo nosocomio. Una buona sanità non si fa spendendo 500 milioni di euro in cemento, una buona salute si ottiene inserendo personale di qualità e attrezzature moderne che consentano di velocizzare le prestazioni per i pazienti e soprattutto vogliamo l’Azienda ospedaliera Marche Sud perché è inammissibile che il Piceno non possa gestire le risorse che guadagna con la mobilità attiva da pazienti che vengono dal vicino Abruzzo e che invece vengono redistribuite a tutta la regione. Non è una battaglia di parte, ma è una battaglia degli ascolani, senza il Mazzoni Ascoli non può guardare al futuro”.
Chi è Marco Fioravanti
“Sono Marco Fioravanti, ho iniziato a lavorare a 14 anni nei periodi estivi dedicandomi a lavori saltuari.
Dopo il diploma ho lavorato 7 anni in fabbrica e questo mi è servito a crescere come persona e a capire anche la sofferenza, il sacrificio del lavoro alla catena di montaggio, fare i turni di notte: capire così la durezza della vita.
Dopo 7 anni di fabbrica mi sono laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e ho iniziato anche un percorso politico e amministrativo. Nel 2009 mi sono candidato al Comune di Ascoli Piceno e sono diventato consigliere comunale. Dopo 5 anni ho triplicato le preferenze acquisite nella precedente campagna elettorale e dal 2014 al 2019 ho svolto il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno.
Un ruolo politico-amministrativo che mi ha permesso di misurarmi con un’esperienza che ti fa comprendere da vicino i problemi delle persone e la difficoltà a gestire gli strumenti amministrativi e burocratici per poter risolvere quelle problemi.
Un’esperienza che mi sta dando grandi soddisfazioni, ma sta soprattutto arricchendo il mio percorso.
Mi sento pronto alle sfide perché sono solito partecipare alle maratone dove ogni giorno devi conquistare un chilometro in più verso l’arrivo: convive in me la spinta a portare innovazione e rinnovamento insieme all’esperienza amministrativa acquisita.
Sono un innamorato dell’Ascoli Calcio fin da bambino da quando cioè andavo in curva Sud con mio padre. Mi definiscono un uomo del popolo: mi sento uno come tanti altri miei coetanei che hanno molte passioni: la Quintana, lo sport, il Carnevale ascolano, vivere e coltivare le amicizie storiche. Sono dunque uno tra tanti, ma con zero rassegnazione e molta voglia di vedere commercianti felici di poter fare il proprio lavoro, disabili che non debbano urlare per vedere riconosciuti i propri diritti, anziani che possano essere accolti dalla propria città con facile accesso ai servizi e vedere soddisfatte le proprie esigenze, giovani coppie che non debbano andare fuori Comune per acquistare una casa e poter mettere su una famiglia, giovani che non debbano andarsene per lavorare, ma che possano essere considerati una ricchezza cittadina, genitori separati che possano smettere di elemosinare per vedere il proprio figlio o per avere una assistenza, uomini e donne dai 50 ai 65 anni che possano avere un reddito di dignità e poter svolgere lavori utili per la comunità. Per tutto questo mi batto e continuerò a lottare per poter dire un giorno, “ce l’abbiamo fatta”, come ce l’abbiamo fatta tutti insieme a bloccare la chiusura dell’Ospedale Mazzoni.
Voglio ripartire dal lavoro che non c’è , per i giovani come per gli over 50, dal problema delle povertà, dei servizi sociali e sanitari di questo territorio e dal problema emergenziale del terremoto: dobbiamo focalizzare la nostra attenzione sui territori colpiti dal sisma e sul rilancio di queste aree.
Io con molta umiltà e serenità inizio questo percorso, prima di fare una proposta di territorio voglio ascoltare chi ogni giorno sta in prima linea e deve affrontare le problematiche che possono essere risolte dalla politica.
Continuerò ad andare nelle industrie, nelle imprese, nelle associazioni, per capire quali siano le loro problematiche perché dobbiamo essere attenti a capire le esigenze delle imprese e delle persone per trasformarle in proposte reali, concrete per migliorare la vita degli ascolani”.