Sconcertante comportamento istituzionale del Presidente della Regione Marche nei confronti del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno sul tema della sanità.
Ascoli - Marco Fioravanti, presidente del Consiglio comunale di Ascoli Piceno manifesta in una nota il disagio istituzionale per un secondo diniego del Governatore delle Marche a partecipare ad un secondo Consiglio comunale aperto sul tema del nuovo piano socio sanitario regionale: " Dopo aver appreso le considerazioni della Consulta comunale per la Salute sul nuovo Piano socio-sanitario della Regione Marche, in qualità di Presidente del Consiglio comunale ho subito invitato il Presidente Luca Ceriscioli, che è inoltre assessore alla Sanità marchigiana, a prendere parte nel mese di aprile, in una data a sua scelta, ad un Consiglio comunale aperto sul tema.
Il Presidente Ceriscioli si è detto indisponibile. Purtroppo debbo registrare che non è la prima volta che il Presidente Ceriscioli ignora volutamente il Piceno e il suo capoluogo, Ascoli Piceno. Non ha infatti inteso partecipare anche quando il tema era quello della scelta del luogo ove realizzare il cosiddetto ospedale unico. Questo accadeva per un Consiglio comunale aperto indetto per l'ottobre del 2018. Caso singolare, nello stesso giorno il Governatore era impegnato in un Consiglio comunale a Pesaro che però era stato convocato dopo quello di Ascoli Piceno.
Ceriscioli svilisce un consesso istituzionale che rappresenta una città e un territorio provati dal terremoto. Come non censurare questo atteggiamento?
Non ci si può poi lamentare che i cittadini non vadano a votare. Sono queste le scelte elitarie e incomprensibili che finiscono per aumentare la distanza tra cittadini e politica.
Come può il Pd sbandierare una narrazione della partecipazione come massima espressione di democrazia.
Nel concreto il Presidente Ceriscioli offusca l'immagine della politica che si occupa del bene comune.
Non ha compreso il Governatore delle Marche che intanto il tema della salute e le preoccupazioni che solleva non hanno colore, non sono né di destra, né di centro né di sinistra.
Al centro c'è il massimo interesse della persona umana. La sensibilità per comprendere questa riflessione la si può allenare frequentando gli ospedali, come nel nostro caso il Mazzoni, dove ci sono eccellenze e alcune criticità da recuperare. In quel luogo chi sta male non potrà mai comprendere questa mancanza di solidarietà.
Mi chiedo come faccia un Presidente di Regione a trattare rappresentati istituzionali come i consiglieri comunali, che sono lì per dare risposte ai cittadini di tutti i colori politici, e addirittura nel caso di un Consiglio comunale aperto a snobbare i cittadini stessi che da quell'incontro potrebbero avere idee più chiare.
Il Presidente Ceriscioli non ha compreso un dato essenziale per un buon amministratore: non lo chiamiamo qui perché noi si cambi idea, sulla difesa strenua dell'ospedale Mazzoni non arretriamo, ma almeno forse non sarebbe sorta questa ostilità istituzionale che è l'ultima palude che un amministratore illuminato dovrebbe impedire sul nascere".