Ascoli - I volti della politica cittadina in
attesa della scadenza elettorale del prossimo 26 maggio, con il
rinnovo dell'amministrazione comunale di Ascoli Piceno, sono davvero
eterogenei e, seppure frastornati dal panorama nazionale, cercano di
marcare le differenze.
“Ascolto & Partecipazione”, comitato cittadino costituitosi da qualche mese, vuole porsi fuori dalla mischia della politica “scontata” innanzitutto perché non vuol farsi tirare la giacchetta dai tempi stretti delle prossime amministrative.
Uno strumento ritenuto fondamentale è quello di ritornare ai comitati di quartiere, le circoscrizioni, dove gli stessi cittadini potevano essere arbitri della qualità della vita in ogni zona della città.
Tra i fondatori l'ex vice presidente della Regione Marche Antonio Canzian, e Peppe Pizi (Economo comunale), al momento sono circa 80 gli iscritti.
Lo scopo del Comitato, si dice, è quello di ricostruire un rapporto con la propria comunità che sia il più diretto e contiguo possibile spingendo su quella che considerano l'unica chance per creare una breccia nel mare magnum dell'astensionismo: la partecipazione.
Un tema che diventa centrale nella prima uscita pubblica, quella del prossimo 22 febbraio alle 17.30 a Palazzo dei Capitani, che vedrà il tema della “Democrazia Partecipativa” affrontato nell'incontro con il professor Carlo Di Marco, docente universitario di Diritto Pubblico.
“Ascolto & Partecipazione” si colloca a sinistra e considera prematuro parlare di possibili propri candidati alle prossime amministrative. Sarà il contatto con i cittadini nel dibattito sui temi della città (il degrado di alcuni quartieri, le esternalizzazioni dei servizi che prima erano fatti direttamente dal Comune, lo svuotamento di attività nel centro storico) che segnerà tempi maturi o meno per essere della partita elettorale.
Di fatto considerano “scioccante che il Sindaco di Ascoli Piceno in un'intervista racconti che venga fermato ogni 12 passi dai cittadini con richieste più o meno diverse per ottenere risposte di proprio interesse: significa che c'è poca trasparenza”.
E neppure interessa al Comitato
cittadino che il Movimento5Stelle si affidi alla scelta di persone di
richiamo per formare la propria giunta pensando esclusivamente al
consenso che quelle persone potranno portare al momento del voto. Un
sistema diverso ma con gli stessi scopi, per gli iscritti al
movimento, che nel centrodestra si fa con la creazione di
innumerevoli liste elettorali.
Invitano gli ascolani ad
iscriversi ad Ascolto e Partecipazione e a seguire le varie
iniziative che si faranno sulla pagina Facebook
https://www.facebook.com/APComitatoCivico/
E' un Comitato libero e spontaneo,
apartitico, antifascista che si propone di affrontare le
problematiche cittadine. Il nostro è un tentativo generoso di
stimolare il confronto per rianimare una città Paralizzata,
impaurita, dimessa e che arretra su molti fronti (demografico del
lavoro del suo ruolo) e sempre Più chiusa in se stessa. Una città
dove il dibattito politico monopolizzato dal centrodestra (presente e
passato) che se la canta e se la suona con i suoi galli che si
beccano per decidere chi farà il candidato sindaco, chi il
consigliere regionale chi il candidato presidente della regione e chi
il parlamentare. Ma dei problemi di Ascoli chi ne parla? O va tutto
bene! Noi crediamo di no e vogliamo rivolgerci direttamente ai
cittadini chiedendogli di non rinchiudersi nella sfiducia e nella
delusione, ma di riacquistare il gusto e voglia di esprimere loro
opinione, di assumersi la responsabilità di esserci, contribuendo
con le loro idee e le loro proposte a provare a risolvere almeno
qualcuno dei problemi cittadini. Non ci piacciono né i Capitani, né
le consultazioni on-line. Crediamo invece nella partecipazione
diretta, quella vera, delle Persone in carne ed ossa! Non abbiamo
velleità elettorali, ma solo quella di dimostrare che una parte
almeno degli ascolani avrebbe tante idee e tanto da dire sul modo di
amministrare la nostra città! Non è un caso che la nostra prima
nostra iniziativa riguardi la Democrazia partecipativa! Non solo.
Riteniamo necessario e qualificante inserire nello Statuto comunale
un articolo che garantisca ai cittadini, singoli o associati, e alle
associazioni sociali, culturali, imprenditoriali il diritto a
prendere parte in modo informato ai processi decisionali che
riguardano i quartieri, la viabilità, la pianificazione urbanistica,
l'ambiente, la qualità della vita ed altro.
Intanto, e solo per incominciare, offriamo alcuni spunti di riflessione e discussione.
Che ne pensano i cittadini
Alla luce dell'esperienza attuale, di
avviare un percorso di riacquisizione dei servizi pubblici (gestione
dei parcheggi, illuminazione pubblica, verde pubblico, mense
scolastiche, ecc.) da parte del Comune?
Di riequilibrare la
scelta delle precedenti amministrazioni di privilegiare la crescita e
lo sviluppo della grande distribuzione (addirittura trasferendovi
anche la farmacia comunale!), certamente una delle cause principali
della desertificazione del centro storico?
Di un piano di
agevolazioni fiscali per coloro che recuperano, acquistano o
affittano a fini residenziali, commerciali o artigianali immobili nel
perimetro del centro storico?
Di un Piano di valorizzazione
di immobili pubblici (finanziamenti statali ed europei) per
realizzare alloggi di edilizia residenziale a prezzo agevolato,
soprattutto nel tessuto urbano, e gestiti direttamente dal Comune?
Di un piano serio di lotta al degrado e all'incuria di zone
importanti del centro storico con interventi per il decoro e l'arredo
urbano?
Di pensare a due eventi culturali importanti,
caratterizzanti e possibilmente unici nel panorama nazionale, da
ripetersi ogni anno tali da rappresentare un appuntamento fisso ed in
grado di attrarre visitatori ed appassionati?
Di una
programmazione seria (e non raffazzonata, improvvisata e spesso di
scarso valore) di eventi culturali, gastronomici, ecc. distribuiti
nell'arco dell'anno?
Di una maggior cura degli spazi pubblici
(verde, parchi, piazze, anche promuovendo un comportamento civile dei
cittadini?
Di realizzare davvero, e non solo sulla carta, il
Parco fluviale del Tronto sull'esempio di quanto realizzato in tante
città italiane?
Di come valorizzare il Pianoro di S. Marco:
i cittadini gli imprenditori le associazioni, gli appassionati della
montagna che idee propongono?
Di un Piano straordinario
abbattimento delle barriere architettoniche urbane e degli edifici
pubblici e privati! Di istituire almeno 5 comitati di Partecipazione
(con componenti elettivi) dotati di un proprio bilancio per
organizzare attività socio-culturali-ricreative e con potere
riconosciuto di formulare proposte da discutere in Consiglio
comunale?