Ascoli - Da tempo ormai segnaliamo come la nostra millenaria città stia subendo un esodo continuo e progressivo dei suoi abitanti e rimaniamo sbigottiti nel leggere sul giornale dichiarazioni di chi, come Celani e Castelli, cercano di spiegare un fenomeno che li vede i principali protagonisti, assieme al PD che ha da sempre guidato Regione e Provincia, in termini di colpe politiche, sull'impoverimento, anche in termini di popolazione, della nostra città!
Stando all’ultimo censimento, i
residenti risultano 48.390 e ciò significa che quasi 400 abitanti
sono andati persi in un solo anno. Ciò fa sì che il numero di
residenti di Ascoli sia sempre più vicino a quello di San Benedetto
del Tronto, che ha raggiunto quota 47.351, una differenza di sole
mille persone! Oltretutto, se questo trend continuerà, il sorpasso
di San Benedetto su Ascoli sarà inevitabile.
La
responsabilità di tutto ciò, come sopra detto, è inevitabilmente
da attribuirsi alle varie giunte Castelli e Celani che si sono
susseguite negli ultimi anni, ma non è ovviamente esente da ciò il
PD, che ha quasi sempre occupato la Provincia e la Regione. Si può
invece facilmente smentire chi dice che la responsabilità debba
essere attribuita esclusivamente alla congiuntura economica
sfavorevole, alla crisi o al sisma, poiché basterebbe osservare i
dati della vicina città di Teramo, con cui Ascoli condivide alcune
caratteristiche. Quelli di seguito, sono i due differenti trend della
popolazione delle due città dal 2001 al 2017.
ASCOLI PICENO
A
TERAMO
Si nota chiaramente un trend ascendente della città di Teramo a differenza di quello fortemente discendente di Ascoli Piceno.
Perciò, a chi dice che i motivi dello spopolamento vanno ricercati nel sisma iniziato nel 2016, basta rispondere che anche Teramo ne ha subìto gli effetti nefasti e che, come Ascoli, è stata inserita all’interna del cratere sismico. È perciò ovvio che la scusa del terremoto decade e che le responsabilità siano tutte politiche.
Innanzitutto, a causare lo spopolamento, è stato l’aumento del prezzo al metro quadro degli appartamenti. Ad Ascoli, prima che ci fosse la crisi edilizia, c’è stato un costante incremento di tale prezzo, anche per le case popolari, costringendo alla fuga la popolazione nei comuni della vallata. Oltretutto, nonostante abbiamo assistito alla cementificazione costante del nostro territorio, essa non ha nemmeno provocato il beneficio dell’abbassamento del prezzo degli immobili. Cosa che non è invece accaduta nella vicina città di Teramo.
Un altro fattore importante, forse più del primo, è il lavoro. Una buona politica, a livello territoriale, per essere tale, deve creare le condizioni affinché il lavoro ci sia. La congiuntura economica e la crisi occupazionale, sia nazionale sia dovuta al sisma, pare non abbia sfavorito il trend demografico della città di Teramo, perciò anche qui le responsabilità sono politiche in quanto ad Ascoli, le differenti amministrazioni, non hanno agevolato il rilancio del lavoro e delle attività produttive.
Un settore che avrebbe potuto
fare la differenza è quello turistico, che nella nostra città non
viene affatto valorizzato, se non in minima parte. Perché non sono
mai stati creati pacchetti turistici ad hoc? Perché non vengono
messi in sinergia gli operatori del settore? Perché non viene
realizzata un’offerta turistica di buon livello per i vari edifici,
percorsi naturali e manufatti storici del territorio? Perché non si
è mail lavorato ad un Brand Ascoli o Piceno? Ciò ha fatto sì che
un settore fondamentale come quello turistico sia stato solo svilito
e non utilizzato per quelle che sono le sue reali potenzialità.
Oltretutto, mentre ad Ascoli le risorse e la ricchezza sono purtroppo
gestite e accentrate dai pochi e soliti personaggi, a Teramo la
ricchezza è stata gestita in maniera distributiva, incrementando
così il benessere dell’intero territorio. Ad Ascoli, invece, si
assiste da sempre ad un arricchimento dei soliti noti
contemporaneamente ad un impoverimento delle fasce di reddito
medio/basse.
Inoltre c’è da dire che Teramo non ha potuto usufruire per molti anni del collegamento a scorrimento veloce sulla costa, mentre Ascoli ha sempre avuto il collegamento attraverso l’Ascoli Mare.
Si potrebbe andare avanti a lungo, ma preferiamo fermarci in quanto, quel che è stato descritto, è più che sufficiente a spiegare come lo spopolamento in atto sia dovuto alla cattiva politica delle giunte di centrodestra e centrosinistra.