Regione Marche, nel bilancio 2019-2021: 'Al centro i marchigiani'

Regione Marche, nel bilancio 2019-2021: 'Al centro i marchigiani'

Ceriscioli: 'Manovra espansiva, con investimenti e bassa pressione fiscale'. Risorse nazionali per la crisi idrica del Piceno. Giovedì a Roma incontro delle Regioni con il Governo, le Marche andranno con il patto di sviluppo delle zone terremotate.

Ancona - “Un piano di opportunità robusto, forte, ampio, che delinea tanti profili strategici in termini di crescita del ruolo della Regione. È costruito attorno a un connubio tra attenzione e sicurezza, tra qualità del sociale e sviluppo economico. Un quadro importante di risorse, con una fetta significativa rivolta agli investimenti, una chiara coerenza progettuale e una bassissima pressione fiscale”.

È il quadro del Bilancio 2019-2021 della Regione Marche, illustrato alla stampa dal presidente Luca Ceriscioli dopo, che a fine 2018, è stato approvato dall’Assemblea legislativa. L’impegno era quello di approfondirlo con gli organi di informazione e insieme alla Giunta regionale. L’illustrazione è stata anche l’occasione per anticipare “una novità importante per il Piceno. È arrivata - ha riferito la vicepresidente Anna Casini - la bozza del documento che il presidente Ceriscioli dovrà sottoscrivere per utilizzare circa 5 milioni di euro nazionali destinati alla ricerca di nuove falde acquifere, dopo che il terremoto ha spostate quelle esistenti. Saranno gestite dall’Ato e serviranno a fronteggiare l’emergenza idrica innescata dal sisma sul territorio”.

Al cento della manovra di bilancio, ha riferito il presidente, “c’è il cittadino, con meno tasse e maggiori investimenti. Zero accise sulla benzina, zero maggiorazione dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 15 mila euro, zero Irap regionale per le imprese di nuova costituzione. Si mantiene forte l’impegno per il sociale, per una sanità di eccellenza e con circa 200 milioni di investimenti in nuovi ospedali: Fermo, Amandola, Salesi, Inrca, Ancona Sud. Recuperiamo un ritardo storico ventennale nel settore dell’edilizia sanitaria”.

Tra le altre voci illustrate da Ceriscioli, vanno evidenziate quelle relative al diritto allo studio (“Investiamo sul futuro, le Marche sono attrattive, con più studenti da fuori regione rispetto ai marchigiani che vanno a studiare in altri atenei”), alle politiche abitative, alle imprese (“Incentiviamo l’innovazione per rafforzare il sistema Marche”), al lavoro, ai fondi europei: “Siamo tra le poche Regioni a centrare l’obiettivo N+3, cioè i parametri di spesa certifica stabiliti dall’Unione europea e lo saremo anche nel 2019, grazie ai cofinanziamenti già garantiti”. Risorse importanti sono ugualmente a dispersione dello sviluppo della banda ultra larga, della viabilità e della mobilità, del turismo e dell’ambiente.

Quella attuata dalle Marche, ha riferito il presidente Ceriscioli, è “una manovra espansiva perché da anni abbiamo un bilancio virtuoso. Siamo fra le Regioni che, in maniera molto rigorosa, sono attente ai propri conti, stanno nei parametri previsti dagli obiettivi che vengo dati dal governo nazionale. Questo ci ha permesso di programmare 113 milioni di investimenti aggiuntivi che qualificano ulteriormente il bilancio. Non solo non aumenta la pressione fiscale, ma la riduciamo, togliendo l’accisa sui carburanti, credo fra le pochissime Regioni che lo hanno fatto. Garantiamo, attraverso una forte campagna di investimenti, sviluppo e occasione di lavoro alle imprese, qualità e sicurezza al territorio”. Il presidente ha poi concluso ricordando che “giovedì ci sarà l'incontro tra Governo e le Regioni.

Noi porteremo a quel tavolo il piano per lo sviluppo delle zone terremotate, approvato dal Consiglio regionale e allegato al bilancio per dare forza e valore a questo atto. Abbiamo fatto una gran lavoro e con largo anticipo, consapevoli, più che altrove, che la ricostruzione non può essere solo materiale, ma va legata allo sviluppo economico, perché, altrimenti, difficilmente la popolazione torna nei luoghi di origine. Serve questo piano, da due miliardi di euro, che riguarda infrastrutture, servizi, facilitazioni fiscali per consentire a queste aree di divenire fortemente attrattive. Speriamo di trovare ascolto dal Governo”. L’assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti, ha parlato di un “bilancio solido, con i conti in ordine, tale da consentire una politica espansiva”. L’assessora alle Attività Produttive, Manuela Bora, ha rivendicato la capacità della Regione di “tenere unite le Marche, con due riforme importantissime e non affatto scontate, come quelle del riordino del sistema camerale e la riforma del credito che ha visto nascere il Confidi unico”.

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