Ascoli - Non è stato affatto un buon Natale per il Terzo Settore con la notizia della manovra di Governo nella quale è previsto un aumento, in realtà un raddoppio, della tassazione per il Terzo Settore. E pensare che la logica dovrebbe volgere esattamente al contrario, cioè detassare le Fondazioni e il Terzo Settore.
Perché? Ma è semplice, siamo di
fronte purtroppo ad uno Stato che non ce la fa ad occuparsi del
disagio sociale per scarsità di risorse: in soccorso arriva un
bacino pieno di idee del Terzo Settore nel quale operano milioni di
cittadini italiani. Anche il Comune di Ascoli Piceno è stato
sensibile all'aspetto sociale che mina la nostra comunità di questi
tempi adottando la misura del Reddito di dignità. Certo mi si dirà
che è poca cosa, intanto però c'è la voglia di dare qualche
risposta in questo ambito.
Nell'arco di quest'anno nel Piceno e in quei Comuni compresi nel suo territorio, sono stati tanti i progetti finanziati dalla Fondazione Carisap che ha investito sul disagio sociale e, con il Masterplan Terremoto, sulla spinta alla ricostruzione economica e psicologica delle nostre comunità.
Sono milioni di euro riversati sul
Piceno e una parte del Fermano: nel Piano triennale vigente sono
stati investiti 15 milioni di euro. Se questo bilancio fosse stato
detassatto la Fondazione avrebbe potuto impiegare le ulteriori
risorse derivanti per finanziare altri progetti.
Faccio solo alcuni esempi: un progetto
è quello dell'Ail (Associazione italiana contro la Leucemia) che ha
acquistato un mezzo per la terapia dei pazienti a domicilio in aiuto
alla incredibile attività svolta ogni giorno da un eccellenza come
quella dell'Ematologia del Mazzoni guidata dal dottor Galieni.
Altri progetti come quelli contro il gioco d'azzardo che mina le famiglie di migliaia di italiani dove si maturano drammi enormi che spesso sfociano anche nella morte.
L'Ama Aquilone ha addirittura lanciato una campagna per la creazione di micro impresa per persone che non hanno capacità economica.
Potrei andare avanti, ma invito a consultare il sito della Fondazione Carisap e della Bottega del Terzo Settore per informarsi e verificare.
E stiamo parlando di un Terzo Settore che cerca di migliorarsi con l'aiuto dell'università (Politecnica delle Marche) per acquisire maggiori capacità dal punto di vista dell'impresa sociale, della sua managerialità in favore delle azioni per stemperare il disagio sociale.
Le Fondazioni ulteriormente tassate potranno finanziare un numero inferiore di progetti e addirittura le stesse associazioni di volontariato non avrebbero capacità di svolgere la propria attività.
Non credo che ci possa essere una colorazione politica rispetto al disagio.
C'è una cosa da evidenziare: se qualcuno pensasse che la tassa sul Terzo Settore debba essere imposta per drenare lo sbarco di migranti, beh, allora non si comprende che l'impegno del Terzo Settore e della Fondazione come la Carisap è di fatto a sostegno dell'economia del territorio, di tanti italiani e quindi nel nostro caso di abitanti del Piceno.
Per comprendere meglio questa follia nella manovra del Governo vogliamo farvi riflettere semplicemente con freddi numeri: alla Bottega del Terzo Settore sono iscritte 140 associazioni, considerando che un'analisi nella Provincia di Ascoli Piceno ha evidenziato la presenza di circa 3 mila associazioni e di queste 800 hanno risposto ad un questionario somministrato, possiamo per difetto dire che sono circa 15 mila i volontari che sono attivi nel nostro territorio.
Un vero esercito. Una potenzialità di coesione della comunità che difficilmente lo Stato potrà eguagliare.