Ascoli - "La Regione riceve dallo Stato un
finanziamento di quasi 8 ml di euro per bonificare un’area della ex
Carbon - dice il sindaco Guido Castelli - ma non lo sa (o non lo vuole) utilizzare. Il Ministero
dell’ambiente, preso atto dell’inconcludenza anconetana, intende
commissariare la Regione e riprendersi il denaro. Di fronte a tanta
scelleratezza politica, la vice Presidente ascolana della Giunta
Regionale cosa fa ? Invece di chiedere umilmente scusa alla sua
Città, se la prende col Comune e cerca di sottrarsi alle sue
responsabilità bofonchiando accuse senza senso. Siamo così abituati
all’arroganza della Casini che ormai non ci facciamo più caso.
Le cronache nazionali sono piene delle brutte figure
collezionate in questi ultimi anni dalla nostra concittadina. Le
stalle provvisorie non consegnate agli agricoltori prima della neve
del gennaio 2017, le offese al Sindaco Petrucci che protestava contro
l’incredibile esclusione di Arquata dagli sms solidali, le minacce
a due terremotate durante un consiglio regionale, la diffusione di
dati falsi sullo stato delle pratiche di ricostruzione ad Ascoli. La
cosa davvero grave tuttavia non sono le gaffes della vice Presidente
della Regione.
Il problema vero è che, la vicenda del
mancato utilizzo degli 8 ml euro assegnati ad Ascoli conferma un
sospetto che avevano da tempo e cioè che il ruolo assegnato alla
Casini dal PD regionale è proprio quello di danneggiare la città di
Ascoli. La Casini, a ben vedere, è l’esecutore materiale dei
plurimi disegni disegni criminosi che la Regione ordisce a nostro
carico. La Casini autorizza e acconsente al mancato coinvolgimento di
Ascoli Servizi Comunali nella gestione delle macerie di Arquata (con
grave danno della società comunale) come recentemente denunciato dal
consigliere Piero Celani.
La Casini autorizza e acconsente
che Ceriscioli chiuda l’ospedale di Ascoli e lo sposti a Spinetoli.
La Casini autorizza a acconsente che il nostro comune non riceva
neppure un euro dei Fondi Sviluppo e Coesione generosamente assegnati
alla regione dallo Stato centrale e distribuiti un po’ a tutti i
comuni marchigiani. L’elenco dei dispetto fatti dalla Casini alla
nostra Città è enorme. La vice Presidente della Giunta Regionale
intervenne personalmente su un suo collega di giunta per far revocare
un finanziamento destinato ad attività culturali già assegnato al
comune di Ascoli. Si narra infine che la Casini ebbe una crisi di
nervi e attaccò duramente un dirigente “reo” di non aver
impedito che il finanziamento ITI aree Urbane per Monticelli venisse
assegnato ad Ascoli.
Insomma se esistesse nello statuto del nostro comune un sanzione per “alto tradimento” della Città di Ascoli, sapremmo a chi irrogarla. Ci conforta tuttavia sapere che gli ascolani tutto questo lo hanno capito. Domenica scorsa appena 300 ascolani su 50.000 hanno partecipato alle primarie del PD: si è trattato del miglior test sul gradimento di cui la vice Presidente della Giunta Regionale gode in Città".