Ancona - Il Presidente Gentiloni non “annunciò” ma stanziò un finanziamento pubblico di 27 milioni di euro per la variante del tratto acquedottistico Capodacqua - Borgo d’Arquata, tale somma fu approvata, all’interno del piano per i dissesti di 280 milioni di euro, nella seduta della cabina di regia per la ricostruzione del 21 febbraio 2018. Successivamente l’attuale governo, essendosi manifestata la necessità di anticipare risorse per l’emergenza, trasferì, provvisoriamente, circa due terzi dell’intera somma dalla Struttura Commissariale alla Protezione Civile. Le risorse sono state già da tempo, dal medesimo Governo gialloverde, riassegnate al Commissario e quindi oggi si è in attesa solo di un’ordinanza commissariale che destini i 27 milioni al soggetto attuatore che nel caso di specie è l’AATO 5 Sud Marche.
Non mi meraviglia che la giovane deputata dei cinque stelle, si impegni solo ora a studiare le annose dinamiche idriche del nostro territorio, la riduzione delle portate determinata dal sisma, la vetustà delle linee di adduzione, che mai sono state oggetto di manutenzione straordinaria da parte dell’ente gestore e che non sappia che il suo governo ha già provveduto a ripristinare i fondi stanziati da Gentiloni, mi meraviglia il silenzio inusuale del presidente della CIIP.
Quest’ultimo infatti dovrebbe sapere, e quindi spiegarle meglio, visto il ruolo che ricopre da circa un decennio, le differenze tra le competenze della Protezione Civile e quelle della Struttura Commissariale, le competenze dell’AATO 5 e della CIIP.
Saluto con piacere l’avvio degli studi sul sistema idrico integrato da parte della deputata del Movimento Cinque Stelle, e mi permetto di consigliarle, di confrontarsi con suggeritori più tecnicamente e amministrativamente competenti, colgo l’occasione per chiederle a nome dei cittadini del Piceno che rappresenta in Parlamento, di sollecitare il commissario straordinario per la ricostruzione ad emettere in tempi brevi l’ordinanza di assegnazione del finanziamento all’AATO 5 per consentire di iniziare tempestivamente la progettazione e la realizzazione dell’acquedotto del Pescara che tanto tutti noi abbiamo a cuore da sempre. Azione questa per lei immediata e semplice che può certamente affrontare in maniera parallela agli studi che ha intrapreso.
L’acqua è un bene pubblico prezioso che tutti noi dobbiamo difendere da ogni possibile speculazione e la cui gestione deve essere trasparente così come i cittadini meritano.